È stata pubblicata dalla rivista Nature,la ricerca condotta da degli studiosi dell'University Adelaide's Australian Centre of Ancient Dna e dell'Università tedesca di Mainz, nonché dagli studiosi del Geographic project della National Geographic Society.
I ricercatori hanno usato del dna estratto da ossa e denti degli scheletri preistorici per sequenziare l'eredità genetica materna, ovvero quello che si fa per determinare l'esatta struttura primaria di un bio-polimero e mettere in fila le basi che costituiscono il frammento del dna in analisi.
Si è partiti dalla consapevolezza che un individuo riceva in eredità i mitocondri solo della madre e che tutti hanno un gruppo genetico, AplogruppoH, derivato da una donna, che gli scienziati chiamano Eva mitocondriale, vissuta 190.000 anni fa. Dunque con questo presupposto, si è dimostrato che i primi agricoltori dell'Europa del centro sono arrivati dalla Turchia e dal Vicino Oriente, e si sono stabiliti nell'attuale Germania 7500 anni fa. Però si è poi rilevato che i marcatori genetici di quegli europei sono stati modificati o sostituiti, così dice Paul Brotherton, ricercatore dell'ACAD. Perché e come non è facile capire. Si è scoperto che le basi genetiche degli europei moderni sono state stabilite nel Neolitico dopo questo avvenimento e che ci siano state poi delle ulteriori modificazioni con l'arrivo di culture dalla penisola Iberica ed Europa orientale. Resta comunque l'incertezza su questo cambiamento improvviso nel dna degli europei avvenuto 4500 anni fa.