In certe aziende la parità dei sessi sembra scricchiolare da tutte le parti soprattutto se poi, la maggior parte dei dipendenti risultano essere uomini. Le donne vengono viste come un anello debole e come tale vengono riservati loro lavori secondari e poco importanti. A parlare di questa differenza di trattamento, una donna che deve fare i conti con un’azienda prettamente maschile.
In che cosa si è laureata?
Sono laureata in ingegneria mineraria e dopo la laurea ho fatto uno stage finalizzato all’assunzione di un certo numero di persone, in un’azienda del tutto maschile.
Quante donne sono state assunte?
Io sono stata l’unica, gli altri erano uomini.
Inizialmente quale era il suo ruolo?
Essendo un’industria abituata ad avere del personale maschile, quando sono stata assunta, pur essendo un ingegnere facevo soltanto lavoro di segretariato.
Come è stata accolta dagli altri dipendenti?
Non sapevano come trattarmi, per essere più precisi non sapevano come affrontare la cosa. Il fatto che non fossero abituati a trattare con le donne a reso le cose non proprio semplici né per loro né per me. Anche perché sentivo dei commenti in cui gli uomini dicevano che se una donna è carina è tutto più semplice perché viene ascoltata.
E lei come è riuscita a emergere?
Per me era il primo lavoro considerando che ero appena laureata, quindi, non sapevo molto come muovermi, quindi ho puntato principalmente sulle relazioni umane, perché poi tutta la parte tecnica che si fa nella facoltà è un qualcosa di teorico la parte esperienziale è venuta da sola lavorando.
Lei ha iniziato a lavorare nella parte produttiva per poi essere trasferita in quale settore?
Dopo che ho lavorato nella parte produttiva, sono stata spostata in un altro settore dell’industria che è quella di ottimizzare il processo.
E’ cambiato in meglio questo spostamento?
Sicuramente è un ruolo più interessante per l’ingegnere perché ti devi ingegnare, capire risolverei problemi e ottimizzare.
Questo nuovo ruolo ha cambiato il modo in cui gli altri dipendenti la vedevano?
No perché quando cercavo di studiare e capire i problemi cercando di dare delle soluzioni o non venivo ascoltata o si preferiva chiamare qualcun altro che diceva le mie stesse cose. Quindi agli uomini i ringraziamenti a me neanche una pacca sulla spalla come per voler dire brava avevi ragione.
Che cosa chiede dal punto di vista lavorativo?
Vorrei che i dipendenti fossero valutati indipendentemente dal fatto di essere uomo o donna e ovviamente chiede dal punto di vista lavorativo un confronto alla pari.
In una società moderna non è accettabile che la donna trovi difficoltà a inserirsi in un ambiente lavorativo maschile. Certe donne, infatti, hanno delle caratteristiche fisiche o possono essere certamente più atletiche di tanti uomini e come tali capaci di svolgere qualsiasi mansione. Non è perciò plausibile che una donna dopo aver preso una laurea in un campo più comune agli uomini riceva un trattamento tanto discriminante. Ciò che non si conosce delle volte si teme! Speriamo non sia questo il vero motivo che spinge gli uomini ad assumere certi atteggiamenti discriminatori nei confronti delle donne.