Due amici, un cane e un'incredibile passione per il luppolo e i suoi derivati!
In poco meno di sette anni, gli scozzesi James Watt e Martin Dickie hanno stravolto, rivitalizzato ed educato un nuovo mondo di appassionati della birra artigianale con prodotti spesso fuori dagli schemi e sempre più originali ma allo stesso tempo godibili da qualsiasi palato. Insomma stanno rivoluzionando tutto, oggi dopo ben 21 bar sparsi per tutta la Gran Bretagna, Giappone, Svezia e Brasile, BrewDog sbarca per la prima volta in Italia proprio a Firenze.
Un locale nel centro della città, inaugurato con successo il 26 giugno scorso, a due piani nello stile post-industriale che tanto caratterizza i BrewDog bar di tutto il mondo: acciaio, ferro, mattoni e legno consumato il tutto illuminato da calde lampade a filamento vintage e insegne al neon colorate. L’impianto birra si trova in una cella frigo posta davanti all’ area bar nel quale trovano alloggio le 12 vie dedicate a BrewDog a non solo
Arredamento vintage con divani e poltrone in stile Italia anni ’70 e oggettistica varia sparsa su mensole e ripiani, riportano in qualche modo all’atmosfera rarefatta dell’ormai famoso “Underdog Bar” di Shoreditch ,il piano interrato del BrewDog bar di Londra.
Non siamo esterofili semplicemente ci affidiamo a chi è maestro nel suo settore, in un paese che ha da secoli la cultura del vino, abbiamo molto da imparare sulla birra. Chiediamo a Gabriele Guazzini uno dei quattro soci del primo BrewDog italiano cosa significa birra artigianale: “ Purtroppo non è assolutamente facile "spiegare bene" di cosa parliamo quando diciamo "birra artigianale" per tutta una serie di motivi che ancora oggi sono base di discussione tra esperti del settore e appassionati...per cui ti rimando a questo articolo che personalmente ritengo molto esaustivo e abbastanza veritiero (http://www.laportadeisapori.it/ita/pop_fiordelizia/appr_birra1.htm)
Diciamo che Brewdog, all'interno del panorama dei birrifici artigianali inglesi/scozzesi, ha saputo distinguersi per: innovazione, genuinità e vastità di scelta dei suoi prodotti e si ripropone di rivoluzionare anche in Italia, il mercato industriale delle birre piatte e insipide che purtroppo hanno rovinato la tradizione, cultura e fama di una tanto antica quanto preziosa tradizione artigianale.