Scintille social tra Selvaggia Lucarelli ed Ermal Meta. La giornalista e il cantante hanno opinioni diverse sulle parole, usate per commentare la vicenda dello stupro, avvenuto nei giorni scorsi a Palermo. "Lì in galera, se mai ci andrete, a ognuno di voi 'cani' auguro di finire sotto 100 lupi in modo che capiate che cos'è uno stupro" ha scritto l'artista. Parole che non sono piaciute alla Lucarelli. "Cantanti che scrivono tweet forcaioli che manco i peggiori bandierini" e, poi, ecco "il popolo del web che chiede giustizia". Selvaggia Lucarelli ha voluto, poi, commentare un passaggio del commento di Ermal Meta in cui scrive che con la violenza "uccidi il futuro di una donna, la sua fiducia nel prossimo e nella vita". "E senza quella fiducia comprometti la sua capacità un domani persino di avere figli. Questo compromette l'umanità intera" scrive Meta. "Oh, ragazzi" replica la Lucarelli, quasi schernendolo con ironia amara, "non stuprate che poi danneggiate quella macchina da riproduzione chiamata donna".