“Il Gran Diavolo”: la storia di Giovanni De' Medici e le Bande Nere

L'ultimo romanzo dello scrittore Sacha Naspini

Daniele Del Casino
30/05/2014
Arte e Cultura
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Una festa paesana, quel momento in cui riti pagani e culto cristiano si mescolano, dando vita ad un connubio di teatralità collettiva dove il popolo si prodiga a chiedere benevolenza verso un'entità superiore, per poi abbandonarsi alle sue debolezze più bestiali.

Così comincia“Il Gran Diavolo. Giovanni dalle Bande Nere l'ultimo capitano di ventura”, l'ultima creazione letteraria dello scrittore toscano Sacha Naspini, già autore di apprezzate opere come “L'ingrato”“I Cariolanti”, che per la prima volta si cimenta a tutto tondo in un romanzo storico, con il suo stile già collaudato e mai banale.

Nell'opera di Naspini la vita di Giovanni De' Medici detto “Giovanni dalle Bande Nere”, indomito capitano alla testa dei mercenari italiani più agguerriti dell'epoca rinascimentale, si mescola a quella di Niccolò Durante detto “il Serparo Marsicano”, un ragazzo di umili origini che, dopo alterne vicende, si troverà fianco a fianco del famoso capitano, un personaggio inventato dall'estro di Naspini che trascina il lettore in una storia carica di onore, leggende e poteri innaturali, condivisi appieno dai due protagonisti.

La visione che Sacha Naspini ci offre, nell'insieme storico dei campi di battaglia, degli angoli di terra come dei quartieri di città e paesi è un affresco nitido, palpabile, una “scrittura filmica” alla quale il lettore, pur non avendo erudimenti storici approfonditi, riesce ad accedere senza sforzi, concentrandosi nello scorrimento letterario che prende forma nella propria mente, pagina dopo pagina.”Il Gran Diavolo”, soprannome che i lanzichenecchi, temibili truppe al soldo dell'imperatore Carlo V di Germania dettero a Giovanni Medici dopo un memorabile scontro sulle rive del fiume Po, è un'opera di rara bellezza costruttiva incentrata non sul solo personaggio di Giovanni dalle Bande Nere, peraltro mai abbastanza tributato nella storia d'Italia, ma anche sulle sue “bande”, uomini che il capitano seppe plasmare come un solo pugno e che “lo avrebbero seguito fino all'inferno” non solo per il soldo, la paga del soldato di ventura, ma per la truppa formidabile che erano diventati grazie a lui, un aspetto misconosciuto ai tanti che prende corpo con il personaggio del serparo Niccolò Durante, che farà parte di esse.

“Il Gran Diavolo” è un romanzo che conferma il fervore letterario e la bravura di Sacha Naspini e che lascia aperti nuovi scenari, in cui sperano ardentemente i suoi affezionati lettori, per un seguito.


“Il Gran Diavolo. Giovanni dalle Bande Nere, l'ultimo capitano di ventura”(pag. 368 € 12,90)  edito da Rizzoli, fa parte della collana “I signori della guerra” e si trova in tutte le migliori librerie ed in formato e-book.
Sacha Naspini ( Grosseto,1976 ) è già autore di opere quali “L'ingrato” (2006), “I sassi” (2007), “I Cariolanti” (2009) e “Le nostre assenze” (2012).

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