'Pierluigi Concutelli vive!'. E' quanto si legge su un mega-striscione esposto a Roma da un cavalcavia nei pressi del Colosseo. A firmare lo striscione è 'Tradizione Distinzione Roma', gruppo ultras della curva sud romanista.
La notizia è stata pubblicata in mattinata dall’Adn Kronos. Concutelli, ex Ordine ed ex Nar, è morto mercoledì scorso.
Questa la sua biografia pubblicata sempre dall’Adn Kronos.
È morto Pierluigi Concutelli, il terrorista nero condannato all’ergastolo per l’omicidio del giudice Occorsio. Concutelli, che avrebbe fatto 80 anni a giugno, era stato tra i capi di Ordine Nuovo prima di darsi alla lotta armata. Era malato da tempo: dopo aver trascorso quasi metà della sua vita in carcere, ‘il Comandante’ aveva avuto la sospensione condizionale della pena nel 2011 per motivi di salute.
Concutelli aderisce a Ordine Nuovo dopo una breve esperienza nel Fronte Nazionale di Junio Valerio Borghese. Con Stefano Delle Chiaie e Paolo Signorelli nel 1975 tenta di dare vita a un nuovo soggetto politico che sarebbe dovuto nascere dalla fusione di ON con Avanguardia Nazionale, progetto poi naufragato. L'anno dopo, nel 1976, l'omicidio del giudice Occorsio, commesso dal 'Comandante' insieme all'ex parà Gianfranco Ferro, che poi, arrestato, farà il suo nome. "Consideravamo il giudice romano uno degli ingranaggi di quel meccanismo che si era messo in moto per stritolarci, per tagliare fuori dalla vita politica italiana buona parte dei neofascisti", racconterà poi nell'autobiografico "Io, l'uomo nero" (scritto con il giornalista Giuseppe Ardica), spiegando che Occorsio "era stato ed era il titolare di tutte le inchieste scomode del periodo: compresa, naturalmente, quella sul Movimento Politico Ordine Nuovo dei primissimi anni settanta. Il suo nome saltava sempre fuori".
Concutelli viene arrestato nel febbraio del 1977 nel centro di Roma. Davanti a giornalisti e telecamere si dichiara "un soldato politico e quindi un prigioniero politico". E in effetti in carcere Concutelli non rinnegherà mai la lotta armata, rivendicando anzi la paternità degli omicidi come esecutore e mandante militare senza alcun pentimento. Proprio in carcere commette altri due delitti: uccide Ermanno Buzzi, condannato in primo grado per la Strage di piazza della Loggia, e Carmine Palladino, luogotenente di Stefano Delle Chiaie in Avanguardia Nazionale, entrambi considerati dei delatori.
Dopo vari tentativi di evasione falliti e quasi 25 anni in regime di massima sicurezza, nel 2002 Concutelli ottiene la semilibertà per lavorare fuori dal carcere, beneficio sospeso quando viene trovato in possesso di una minima quantità di hashish. Nel 2009 l'ischemia cerebrale che gli impedirà da quel momento di parlare e di alimentarsi autonomamente per la quale, nel 2011, gli viene riconosciuta la sospensione della pena detentiva.