Giornalista e critico cinematografico, a lungo voce del 'Cinema di notte' sulle reti Rai, programma con il quale ha introdotto numerosi cicli di opere di registi, sceneggiatori, attori, Claudio G. Fava è morto ieri a Genova, a 83 anni, a seguito di un malore.
Nei giorni scorsi era stato ricoverato in una clinica genovese per un intervento chirurgico dal quale si era poi ripreso. Diventato giornalista professionista nel 1969, era entrato alla Rai nel 1970, dove ha lavorato per la Rete Uno e, in seguito, come capostruttura della Rete Due.
Per anni ha scelto i film e i telefilm della programmazione televisiva della seconda rete televisiva pubblica, introducendo presso il pubblico italiano molte serie famose tra le quali Beautiful. Ha organizzato con il programma 'Cinema di notte' decine di cicli di opere (profili di attori, di registi, di sceneggiatori e di generi).
Ha condotto rubriche come 'Dolly' e 'Set'. Esperto dell'opera del cineasta francese Jean-Pierre Melville, per l'attività svolta a favore della diffusione del cinema francese alla televisione italiana è stato nominato dal governo transalpino 'Officier des Arts et des Lettres'.
È stato autore di monografie su importanti figure del cinema italiano - da Alberto Sordi a Federico Fellini, a Ugo Tognazzi - ed anche di testi letterari, come i bozzetti raccolti in Tagliati al vivo. Ha collaborato con un gran numero di quotidiani, settimanali e riviste specializzate.
Per oltre 22 anni è stato critico cinematografico per il quotidiano genovese 'Corriere Mercantile'. Negli ultimi mesi ha tenuto sul giornale la rubrica 'Visto col monocolo' in cui ogni domenica metteva a fuoco col suo immutato senso critico vari aspetti di vita nazionale e locale. L'ultima pubblicazione, per De Ferrari, è la raccolta dei pezzi pubblicati negli ultimi 12 mesi sul Mercantile.