Le opere che hanno reso Gabriel García Márquez immortale

Le cinque opere più famose dello scrittore colombiano

Valentina Roselli
19/04/2014
Attualità
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Foglie morte  è il  primo romanzo Di Gabriel Garcia Marquez. Aveva 28 anni e qui si trovano il fondamenti del suo realismo magico. Appare per la prima volta il villaggio immaginario di Macondo  dove un vecchio colonnello si sforza di fornire una sepoltura decente al medico del paese. Scritto in forma di monologhi incrociati, questo romanzo è stato uno dei preferiti dello scrittore.
Cent’anni di solitudine  pubblicato nel 1967 è  uno dei romanzi più tradotti al mondo e narra le vicende della  famiglia Buendia per sei generazioni, dalla fondazione del villaggio di Macondo  fino alla sua fine.
Cronaca di una morte annunciata  è un romanzo breve che racconta l’ultimo giorno di vita Santiago Nazar accusato di aver deflorato la giovane Angela prima del matrimonio.  Il giorno dopo la sua disastrosa prima notte di nozze, i fratelli della ragazza annunciano di voler vendicare l’onore della sorella uccidendo Santiago e ci riusciranno senza che nessuno tenti di fermarli.  Scritto nel 1981 un anno dopo  Gabriel García Márquez  vinse il premio per la letteratura.  Dal romanzo fu tratto il film nel 1987 diretto dal regista italiano Francesco Rosi  con Ornella Muti nel ruolo di Angela,  Anthony Delon  in quello di Santiago e Ruper Everett nella parte del marito  ingannato.
L’amore ai tempi del colera  Alla fine del diciannovesimo secolo, Florentino un giovane uomo impacciato  poeta e telegrafista si innamora perdutamente della giovane e bella  Fermina. Si promettono eterno amore ma la famiglia di lei impedirà l’unione e  allontanerà la ragazza dal paese per tre anni. Quanto si rivedranno lei sarà la sposa del giovane e ricco dottor Juvenal. Per mezzo secolo Florentino l'aspetta finchè si ritroveranno in tarda età.   Il romanzo scritto nel 1985 viene adattato per il cinema nel  2007 da  Mike Newell, con  gli attori Javier Bardem, Benjamin Bratt e l’attrice italiana Giovanna Mezzogiorno.
Memorie delle mie puttane tristi   pubblicato nel 2005  è uno degli ultimi romanzi di  García Márquez, dove racconta la notte di uomo di ormai 90 anni con una giovane prostituta adolescente. Il libro vietato in Iran dopo essere stato tradotto e distribuito ha provocato l’indignazione di una associazione latino-americana , secondo la quale il romanzo promuoveva la prostituzione infantile. Il suo adattamento in un film da parte del regista Henning Carlsen, è uscito nel  2011.

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