Carrara. Lite tra senzatetto: muore un abruzzese

L'uomo, che è stato ucciso nel corso della lite, sarebbero originario di un comune dell'Abruzzo

Armando Travaglini
14/01/2022
Cronaca
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È stato ucciso questa mattina Paolo Fiorentino, 45enne originario del comune abruzzese di Casoli (CH), dopo esser stato colpito a morte da un senzatetto palermitano con cui condivideva abusivamente una struttura comunale a Marina di Carrara.

L’uomo sarebbe stato assassinato dopo una violenta lite scaturita nell’ex campo profughi di Colonia Vercelli in via Galileo Galilei. I due si sarebbero prima presi a pugni violentemente, fino a quando Francesco Di Blasi, 67 enne di origini palermitane, ha estratto un coltello e pugnalato l’abruzzese.

De Blasi, secondo alcune ricostruzioni, sarebbe stato fermato dalle forze dell’ordine mentre si recava in caserma per confessare il delitto e, proprio qui, avrebbe avuto un malore per il quale è stato richiesta un’ambulanza.

A ritrovare il corpo della vittima in un lago di sangue è stata una donna, la quale solitamente si recava da lui per sincerarsi delle sue condizioni. I soccorsi, una volta arrivati sul posto, non hanno potuto fare altro che certificare l’avvenuta morte del clochard.

La presenza di Fiorentino nello stabile era nota da tempo alle istituzioni; li era anche stata notificata un’ordinanza di sgombero del comune di Carrara che sarebbe divenuta esecutiva il prossimo 25 gennaio.

Le cause della furibonda lite, che ha portato alla morte del senzatetto abruzzese, sono ancora al vaglio degli inquirenti, guidati dal pubblico ministero Elena Marcheschi.

La struttura era già da tempo sotto l’occhio delle polemiche per lo stato di degrado. “Al momento posso solo dire che tutta quell'area era stata faticosamente liberata e che successivamente alcuni locali erano stati di nuovo occupati abusivamente - ha dichiarato il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale - Lo scorso Agosto avevo firmato io stesso un'ordinanza per lo sgombero. A inizio Dicembre a seguito di controlli era stata rilevata la presenza abusiva della vittima alla quale era stata immediatamente notificata l'ordinanza di sgombero.”

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