Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina, il programma della 31ma edizione

Dal 29 aprile all'8 maggio in versione ibrida: in tre sale cinematografiche di Milano e in streaming su Mymovies.it

Roberto Puntato
15/03/2022
Musica e spettacolo
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La 31a edizione del Festival del Cinema Africano d'Asia e America Latina - FESCAAAL si terrà dal 29 aprile all’8 maggio 2022 in versione ibrida: in tre sale cinematografiche di Milano e in streaming su Mymovies.it.

Dopo l’annullamento dell’edizione 2020 e quella totalmente online del 2021, in cui sono stati celebrati a distanza i 30 anni di attività del festival, anche il 2022 sarà un anno di sperimentazione. Il FESCAAAL tornerà nelle sale per rincominciare a vivere i luoghi della cultura e del cinema, ma manterrà la dimensione virtuale per favorire una partecipazione nazionale che possa essere il più possibile plurale.
 
Alla nuova dimensione “ibrida” si ispirano  la Zebra – da ormai 5 anni immagine simbolo del Festival  e che quest’anno si presenta in veste “pixellata” -  e il claim della 31ma edizione, Crossing ZebraLa Zebra a due motori attraversa, incrocia, e supera le difficoltà e gli impedimenti di due anni complessi che hanno messo a rischio la sopravvivenza dei festival cinematografici, sperimentando nuove modalità di relazione con il pubblico.
“Con il claim Crossing Zebra” sottolineano le direttrici artistiche Annamaria Gallone Alessandra Speciale, “vogliamo evocare l’attraversamento degli spazi fisici e virtuali di una manifestazione che sin dalla sua nascita, nel 1991, ha incrociato culture e portato innovazione e che oggi propone nuovi modi di comunicare e di promuovere il cinema, in presenza e online."

La 31edizione aprirà ufficialmente venerdì 29 aprile ore 20.30, all'Auditorium San Fedele.
 

10 giorni di proiezioni, incontri con gli autori, eventi speciali sul cinema e le culture dei 3 continenti in 3 diverse location: Auditorium San Fedele, Cineteca Milano Meet (ex Spazio Oberdan) e Wanted Clan.

Queste le principali sezioni:
Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo, fiction e documentari in un’accurata selezione delle ultime produzioni provenienti dai tre continenti.
Concorso Cortometraggi Africani con i migliori brevi film (fiction e documentari) realizzati da registi provenienti da tutta l’Africa e dalla diaspora. La sezione intende promuovere giovani registi ai loro primi passi nel cinema e mostrare le nuove tendenze e le sperimentazioni del cinema africano.
Concorso Extr’A dedicato ai film di registi italiani a confronto con altre culture per raccontare un’Italia che si fa interprete della diversità culturale. Sono selezionate in questa sezione opere girate nei tre continenti o che hanno come soggetto le tematiche dell’Italia multiculturale.
Sezione Flash che raccoglie i film/evento del Festival: anteprime di rilievo che presentano le opere recenti di registi affermati, film acclamati dalla critica o premiati nei maggiori festival internazionali, il meglio del cinema contemporaneo che racconta e interpreta l’attualità di Africa, Asia e America Latina.
E tutti ridono… la sezione delle commedie più divertenti dai tre continenti.

Tra gli eventi extra-cinematografici torna per il quinto anno consecutivo l’appuntamento con Africa Talks, il format di approfondimento sull'Africa contemporanea a cura di Fondazione Edu e Associazione COE che prevede una tavola rotonda e un film. Il focus dell'edizione sarà sulle industrie culturali e creative africane. 

Nella tavola rotonda si analizzeranno aspetti diversi di un mercato in cambiamento: dalle sfide recenti al supporto al settore, dai meccanismi di produzione a quelli di disseminazione, con ospiti internazionali tra cui Remy Ngamije, fondatore di Doek! prima rivista letteraria online panafricana e Sidick Bakayoko, CEO della start up ivoriana Paradise Game e ideatore del Festival di videogame FEJA.

"Attraverso Africa Talks", dichiara Matteo StefanelliPresidente di Fondazione Edu "vogliamo stimolare una riflessione interno ad aspetti innovativi ed emergenti del continente: quest'anno parliamo di un mercato conosciuto in Italia solo parzialmente, e speriamo di poter contribuire alla costruzione di un immaginario più aggiornato sulla produzione culturale e creativa africana"

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