Primo Gran Premio della stagione 2014, Hamilton in pole position

In Australia secondo Ricciardo e terzo Rosberg

Elena Caracciolo
15/03/2014
Sport
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Quelli che assicuravano i 30 gradi di asfalto, in questo sabato mattina così emozionante, non c’hanno certo preso, perché , sin dalla Q1 è iniziata una pioggia battente.
Ma c’hanno sicuramente preso coloro che vociferavano che ci sarebbe stato l’indiscusso dominio Mercedes.
Chiude con il primo tempo, in pole position, Lewis Hamilton, il quale, in Q1, Q2 e Q3 si è distinto per la sua elegante e velocissima danza sotto la pioggia e, diciamolo pure, per una vettura assolutamente superiore, come da statistiche.
Secondo posto per la sorpresa della stagione, Dani Ricciardo, il quale, mentre Hamilton ancora compiva l’ultimo giro, si era momentaneamente preso la pole position, lui, il nuovo arrivo e la subito grande soddisfazione in casa Red Bull.
Certo, posizionato come un condimento, tra le due parti del panino tutto argentato, Dani Ricciardo è secondo, davanti a Niko Rosberg, autore, anche lui, di ottime qualifiche che lo hanno visto chiudere primo in Q1 e Q2 e, infine, terzo in Q3.
Domani la sfida tra i primi tre posizionati sarà sicuramente memorabile e, fermo restando che le partenze di Rosberg sono sempre molto aggressive, è evidente quanto l’artiglio Mercedes possa graffiare i contorni.
Grandi sorprese al quarto posto, con Magnussen (anche lui, scintillante e nuovo acquisto), che precede Fernando Alonso (autore di ottime Q1 e Q2, ma penalizzato in Q3 perché ridotto a fare due soli giri dopo aver, fondatamente, sostituito la gomma intermedia con la gomma blu).
Importanti le prestazioni della Williams, che, con Bottas e Massa (rivelazione di questo nuovo mondiale, attivo e concentrato come non se ne vedeva dai tempi d’oro in Ferrari), ha chiuso in nona e decima posizione, ma ha vidimato giri importanti e straordinari, soprattutto nella prima sessione di qualifiche, quando Massa era indiscutibilmente secondo.
Le grandi sorprese sono state, però, le due grandi eliminatorie, con i rispettivi dodicesimo e tredicesimo posto di Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel.
Kimi non ha brillato per giri record o prestazioni vivide, ma era nono in Q2 a qualche minuto dalla conclusione, se non fosse che, con un testacoda e una perdita di controllo della monoposto, è finito fuori pista, fermo.
E lo stesso Sebastian Vettel, il quale dalle libere non aveva eccelso, non ha fatto alcun testacoda: semplicemente, non aveva la giusta velocità e i giusti tempi per continuare la gara e, pur provandoci, in Q2 non ha potuto fare più nulla, se non incassare il tredicesimo tempo e girarsi, dai box, imbufalito, a fulminare con lo sguardo i dintorni.
Capita anche questo, in Formula1, all’apertura stagionale.
Un’apertura, per alcuni, decisamente pessima: la Lotus, effettivamente, ha vissuto il peggior sabato di sempre, con Maldonado e Grosjean eliminati in Q1 e che, domani, partiranno ultimi.
Attendendo domenica, si guardano alle statistiche e la Mercedes appare decisamente irraggiungibile.
 

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