La Commissione europea specifica in una nota: "Il numero dei prigionieri politici in Bielorussia ha ormai raggiunto quota 1000 e continua a crescere. Questo vergognoso traguardo riflette la continua repressione del regime di Lukashenko contro la sua stessa popolazione. Inoltre, molte migliaia di manifestanti sono fuggiti dal paese per evitare le persecuzioni".
Poi ancora: "Nella Bielorussia di oggi lo spazio per l'opposizione politica democratica e le attività dei media liberi e indipendenti è stato drasticamente chiuso. Il regime di Lukashenko continua a detenere e imprigionare persone in condizioni spaventose, esponendole a maltrattamenti e torture e facendole condannare a lunghe pene detentive in processi politici condotti a porte chiuse. Difendere legalmente i prigionieri politici è diventato pericoloso, con più di 40 avvocati a cui è stata revocata la licenza. La Bielorussia deve rispettare i suoi impegni internazionali e gli obblighi all'interno dell'Onu e dell'Osce. L'Ue ribadisce la sua richiesta di rilascio immediato e incondizionato di tutti i prigionieri politici e continuerà a lavorare per la giustizia per le vittime e la responsabilità per i responsabili".
(Foto e fonte ansa.it)