Il Papa rende omaggio agli autori delle marocchinate

Critiche dall'Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate e dalla Chiesa Ortodossa Italiana.

Filippo Ortenzi
04/11/2021
Italia
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Per la festa dei morti Papa Francesco ha reso omaggio, al Cimitero Militare Francese di Roma,  e portato fiori bianchi alle tombe dei 1142 "gourmiers" marocchini, per altro di religione islamica, che si sono resi responsabili di stupri, assassini, saccheggi e violenze in buona parte del Lazio, durante la seconda guerra mondiale. Nello stesso momento, il vescovo di Pistoia si è rifiutato di celebrare, cosa che fa tutti gli anni, la messa in suffragio dei 500 caduti brasiliani, caduti combattendo contro i nazisti, che al contrario dei marocchini erano di religione cattolica, nel Cimitero Militare Brasiliano di San Rocco. 

Il motivo del rifiuto era la presenza del Presidente (cristiano) del Brasile on. Jair Bolsonaro., reo di combattere l'aborto, il divorzio, la criminalità, la droga e soprattutto, di aver sconfitto il candidato comunista appoggiato dalla Chiesa Cattolica Brasiliana. A Pistoia c'è stata una Manifestazione anti-fascista promossa dall'ANPI, dai partiti di sinistra e da associazioni catto-comuniste vicine al vescovo di Pistoia e al Papa contro detta messa in ricordo dei soldati brasiliani morti per la Liberazione dell'Italia dai nazisti, forse ce c'era Lula l'ex Presidente comunista del Brasile che dava asilo al pluriomicida Cesare Battisti e ai figli dell'alta borghesia capitolina che hanno bruciato vivi a Primavalle i figli di un netturbino "fascista", lo avrebbero acclamato a gran voce.

Emiliano Ciotti, presidente dell'Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate (A.N.V.M.) ha dichiarato: "Il Papa commemora i carnefici e non le vittime" tanto più, ha continuato che dette truppe coloniali di religione islamica "hanno applicato la sharia, ossia tutto ciò che non è islamico si può depredare e violentare comprese donne, uomini, bambini e preti. Siamo amareggiati che il Papa onori questi soldati che hanno massacrato migliaia di esseri umani" i quali  "andavano incontro ai liberatori e invece si sono trovati davanti ai loro peggiori carnefici". Infine, conclude Ciotti "ritengo assurdo che sia la nostra associazione a commemorare i martiri cristiani, compresi i sacerdoti e le suore colpiti dalla brutalità di queste truppe e non sua Santità".

Critiche anche dal senatore frusinate Massimo Ruspandini, di Fratelli d'Italia per il quale: "il fatto che nemmeno il Papa conosca la storia di migliaia di donne cristiane italiane stuprate dall'esercito coloniale francese rende indispensabile l'individuazione di una commissione d'inchiesta per indire una giornata per il ricordo delle vittime delle marocchinate"

"Il 18 maggio del 1944, con lo sfondamento della linea Gustav, le forze alleate conquistano Monte Cassino ed il generale francese Augustin Guillaume concede ai Goumier (truppe marocchine, algerine, tunisine, senegalesi e berbere inquadrate nell’esercito francese e comandate da Ufficiali e Sottufficiali bianchi) 50 ore, almeno così ci racconta la vulgata storica, per riscuotere la loro ricompensa secondo la legge islamica, ovvero che tutto ciò che viene conquistato e non è musulmano può essere violentato e ucciso... Questo si traduce in stupri e uccisioni di donne, uomini, bambini e vecchi, come già avvenuto mesi prima in Sicilia e lungo tutto il territorio del sud Italia. Le violenze, che oggi verrebbero denunciate come crimini di guerra e contro l’umanità, arrivano fin nei territori del viterbese e del senese e solo l’appello di Papa Pio XII al Generale Clarke riesce a mettere fine a questa barbarie. La prima cittadina a subire questo assalto fu Esperia dove più di 700 donne furono violentate nell’indifferenza del Generale De Gaulle, presente in loco". Così  padre Sergio Arduini,  parroco ortodosso di Valle Paradiso, nonché dirigente nazionale dell'Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate, ricostruisce gli eventi che hanno insanguinato l'Italia, colpendo la popolazione civile, inerme e indifesa.

Il 18 maggio scorso, data che l'Associazione propone come giornata della memoria delle vittime delle marocchinate, si sono tenute in provincia di Frosinone diverse manifestazioni, a Frosinone, Torrice, Castro dei Volsci, Veroli, Giuliano di Roma e Castro dei Volsci promosse dall'A.N.V.M. e alla quale hanno partecipati diversi sindaci e amministratori di centro-destra (assenti quelli di centro-sinistra e il clero cattolico), con la presenza e la benedizione di membri del clero della Chiesa Ortodossa Italiana, da mons. Filippo Ortenzi a padre Barnaba di Frosinone e padre Alessandro di Roma. (vedi: https://www.chiesa-ortodossa.com/blog/marocchinate-chi-dimentica-e-complice/)

Domenica 14 novembre a Roccagorga, alla presenza del popolo e delle autorità, il Presidente dell'A.N.V.M. Emiliano Ciotti si svolgerà una cerimonia di inaugurazione della targa commemorativa delle vittime delle Marocchinate con benedizione della stessa da parte dell'Arcivescovo Metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana mons. Filippo Ortenzi.

* nella foto 

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