Incontro tra Napolitano e Grillo probabilmente mercoledì prossimo

Il comico genovese critico contro il veto del Consiglio Supremo di Difesa sugli F35

a cura della redazione
04/07/2013
Attualità
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Slitta a mercoledì prossimo, 10 giugno, l'incontro tra il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo. Dopo la richiesta pubblica di incontro avanzata dal comico, Napolitano aveva dato la disponibilità a riceverlo già domani. Inizialmente, lo stesso Grillo aveva risposto di essere probabilmente impegnato per domani.

Mercoledì prossimo, dunque, al Colle salirà Grillo alla guida della delegazione parlamentare del Movimento. Il nodo principale è quello riguardo l'acquisto dei cacciabombardieri americani F35. «È deciso. Il Parlamento - è scritto in un post sul blog - non può pronunciarsi sull'acquisto dei cacciabombardieri americani, gli F35. A questo punto, su cosa possa decidere e legiferare il Parlamento non lo sa più nessuno. Può solo, alla bisogna, approvare i decreti legge del Governo, che in realtà dovrebbe governare e non legiferare. Nient'altro. Il Parlamento aveva posto il veto su nuovi F35 in assenza dell'approvazione delle Camere».

«È un delitto di lesa maestà - continua - di lesa americanità. Come si permettono i deputati? Come bloccare quindi la decisione del Parlamento? Dal cilindro è spuntato il Consiglio Supremo di Difesa, "organo di rilievo costituzionale presieduto dal Presidente della Repubblica che esamina i problemi generali politici e tecnici attinenti alla difesa nazionale e determina i criteri e fissa le direttive per l'organizzazione e il coordinamento delle attività che la riguardano". Il Consiglio si è riunito in tutta fretta non per tutelare i confini della Patria, per una guerra in corso o per accertare la presenza di spie nel Paese. Si è riunito per dichiarare guerra al Parlamento. Ha avvertito i parlamentari non hanno alcun diritto di veto sui programmi di ammodernamento delle Forze Armate e quindi che sugli F35 deve decidere il governo. Un cittadino si immagina che dietro al Consiglio Supremo di Difesa ci siano generali con file di medaglie sul petto e ammiragli in alta uniforme con mostrine, distintivi e stellette. Nulla di tutto ciò. Il Consiglio è presieduto da Napolitano e formato da: presidente del Consiglio dei ministri (con funzioni di vicepresidente): Capitan Findus Letta ministro degli Esteri: Bonino, ministro dell'Interno: Alfano, ministro dell'Economia e delle Finanze: Saccomanni, ministro della Difesa: Mauro, ministro dello Sviluppo Economico Zanonato, Capo di Stato maggiore della Difesa;Luigi Binelli Mantelli, Altre personalità possono essere invitate».

 

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