Rai allo sbando: il Coro del Donizetti Opera Festival insegna l'educazione a Mara Venier

Marco Zonetti
29/06/2020
Mediatech
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Rai sempre più allo sbando. Rai sempre più abbandonata a se stessa. Rai sempre più schizofrenica. Capita infatti che, nel giorno della commemorazione delle vittime bergamasche del Coronavirus, a Domenica In sulla rete Ammiraglia del Servizio Pubblico Mara Venier dica espressamente di fronte a milioni di spettatori: "Non me ne frega niente che non dobbiamo abbracciarci" rincarando poi "ma sì, ormai ci abbracciamo tutti", mentre lei e Romina Power, entrambe senza mascherina, si baciano e si abbracciano. Stessa linea di condotta poi tenuta con Loretta Goggi, anch'ella senza mascherina. Paradosso vuole che poco dopo, la Venier si colleghi con il Professor Le Foche che invita ancora alla prudenza riguardo all'emergenza Coronavirus e a "stare attenti".

Ancor più assurdi i saluti finali della Venier sotto gli occhi ammirati del direttore di Rai1 Stefano Coletta (che pare ormai vivere accampato a Domenica In), con la conduttrice che si sdilinquisce in lodi sperticate sottolineando nel contempo più volte la propria abnegazione per aver lavorato sempre con "la paura del virus". Tralasciamo per carità cristiana il patetico abbraccio con Coletta - almeno protetto dalla mascherina, ma costretto a genuflettersi al cospetto della Venier seduta sul divanetto in quanto infortunata. Una fotografia della realtà che non ha bisogno di ulteriori commenti. 

Il Consigliere di Amministrazione Rai in quota dipendenti Riccardo Laganà, commentando quanto avvenuto a Domenica In, ha espresso su Twitter la propria indignazione sottolineando che: "Quel "non me ne frega niente" della Venier su Rai1, "è inaccettabile. Per le colleghe e i colleghi che lavorano e rischiano in quella (ed altre) Produzioni nei CPTV e Sedi Regionali ed anche per tutti/e coloro che correttamente, fuori e dentro la RAI, rispettano le leggi necessarie al contenimento della Pandemia Covid19". 

Rai sempre più schizofrenica, dicevamo. Sì, perché mentre nel pomeriggio in un programma visto da milioni di spettatori si calpestavano deliberatamente le norme anti-Covid, ecco che sulla stessa rete in prima serata, durante la commemorazione per le vittime di Bergamo alla presenza del Presidente Sergio Mattarella, capitava di vedere i componenti del Coro del Donizetti Opera Festival cantare la Messa da Requiem del compositore bergamasco protetti dalla mascherina. Attenendosi alle più essenziali norme anti-Covid ma anche e soprattutto per rispetto alle tante vittime che venivano ricordate, nonché ai loro familiari e amici che - durante i picchi dell'emergenza - non avevano neanche potuto contare su un funerale per i loro cari. 

Rispetto, dunque. La cui grave mancanza a Domenica In con quel "non me ne frega niente", visto il siparietto finale tra conduttrice e direttore di rete, non verrà minimamente stigmatizzata né sanzionata né anche solo discussa a Viale Mazzini. L'impressione è che, mancando una guida degna di questo di nome da parte dei vertici Rai, e alludiamo non soltanto al direttore di Rai1 Coletta ma anche all'Ad Fabrizio Salini, ciascuno faccia un po' come gli pare e piace. Come abbiamo già sottolineato varie volte, è evidente che Mara Venier consideri il salotto di Domenica In come il proprio e lo occupi come se fosse tale.

Peccato che si tratti di Servizio Pubblico pagato dal canone dei cittadini e che, soprattutto, la conduttrice di un programma domenicale seguito da milioni di spettatori dovrebbe essere consapevole dell'influenza che ha sul comportamento di chi la guarda. Essere rispettosi delle norme e delle leggi è un tema che riguarda tutti e a maggior ragione chi sta in video. Una grande lezione di educazione che il Coro del Donizetti Opera Festival ha saputo impartire a tutti coloro che, a Viale Mazzini e nei vari studi televisivi Rai, pensano di stare a casa propria e che, con l'attuale gestione, appaiono sempre più strabordanti. Come il loro ego smisurato. 

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