Festa della musica sì, ma senza musica

Marica Marietti
21/06/2020
Musica e spettacolo
Condividi su:

Ogni anno il 21 giugno si festeggia la musica. Piazze e strade si riempiono di musicisti che regalano al pubblico le proprie esibizioni. La festa della musica cade ogni anno dal 1982 nel primo giorno d’estate da un’idea francese, “la Fête de la Musique”. Dal 1995 l’iniziativa è stata accolta da altri Stati e nelle grandi città d’Italia si è iniziato a partecipare attivamente, coinvolgendo tanti musicisti, più o meno famosi, e le autorità. La festa della musica è infatti patrocinata dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Quest’anno la festa della musica ha un sapore amaro, però. Dopo lo stop forzato a causa dell’emergenza Covid-19, gli artisti hanno chiesto a gran voce delle misure economiche e di sostegno che faticano ad arrivare. Il comparto artistico / musicale è stato uno dei primi a dover chiudere e uno degli ultimi a ripartire, subendo in questo modo una brusca crisi. Per quanto molti musicisti si siano adattati e abbiano sperimentato nuovi modi per continuare a svolgere il loro lavoro (perché di lavoro si tratta) il vero guadagno e soprattutto la vera fonte di soddisfazione di ogni artista è racchiusa negli eventi dal vivo, dai concerti.

Nei giorni scorsi i social si sono riempiti di foto di musicisti, cantanti, autori, tecnici e tutti coloro che partecipano attivamente alla creazione di concerti e musica, che hanno espresso il loro disappunto sulla questione con un selfie e un cartello dall’hashtag #iolavoroconlamusica. Questa iniziativa si collega a quella di oggi, la festa della musica appunto, che dagli stessi artisti è stata rinominata “senza musica”. Tutti i partecipanti, per oggi, sono in silenzio e hanno condiviso un brano dal titolo 21/06/2020 firmato #senzamusica. Il pezzo, dalla durata di 3 minuti e 8 secondi riproduce suoni simili a quelli di un “televisore rotto”, un rumore gracchiante proveniente da una vecchia TV a tubo catodico con schermo grigio. Inoltre, i lavoratori della musica oggi hanno partecipato e organizzato un flashmob a Milano. Gli artisti scesi in piazza Duomo per chiedere che si faccia qualcosa a sostegno del loro lavoro si sono vestiti a lutto e sono rimasti in silenzio per qualche minuto utilizzando, in via del tutto straordinaria, il silenzio come forma di espressione.

Proteste bianche che resteranno impresse nella memoria. Quando la musica si è fermata per farsi sentire più forte. #senzamusica oggi per chiedere di non lasciarci senza musica domani.

Leggi altre notizie su Notizie Nazionali
Condividi su: