Galeotto fu il Karaoke. Secondo l’indiscreto ospite di un’amena riunione di amici a casa di Simona Agnes, figlia del compianto Biagio, il direttore generale corporate della Rai Alberto Matassino - uomo di fiducia dell'Ad Fabrizio Salini - si sarebbe esibito in un’applauditissima esibizione canora con Sandrina Carraro, e fra un gorgheggio, un acuto e qualche piccola stonatura sarebbe tornata in auge l’idea di riprendere le trasmissioni di Check-Up, il preistorico programma dedicato alla Medicina ideato nel 1977 – per l’appunto – da Biagio Agnes, che chiuse i battenti nel lontano 2002.
Un’idea, quella di tornare a trasmetterlo, che fu bocciata dai predecessori di Salini, ovvero Luigi Gubitosi, Antonio Campo dall'Orto e Mario Orfeo, e che qualche tempo fa era stata nuovamente esumata dalle tombe del tempo dallo stesso Salini per andare in onda su Rai2. L’ipotesi aveva immediatamente incontrato l’ostilità del Consigliere di Amministrazione Rai in quota dipendenti Riccardo Laganà che dichiarava al riguardo: "Check up è stato un bellissimo programma quando fu ideato. Non comprendo la necessità di riproporlo oggi in un palinsesto pieno di spazi di approfondimento medico. Se poi, da come apprendo, qualche consigliere appoggerebbe persino l'iniziativa di un programma in tutto o in parte in appalto, allora evidentemente non tutti i consiglieri hanno la stessa percezione dell'Azienda e della concreta necessità di valorizzare le risorse interne come prevede anche il piano industriale".
E l’ipotesi non era piaciuta neanche al Segretario della Vigilanza Rai Michele Anzaldi che all’epoca ammonì perentorio: "Solo se Salini, attraverso un job posting, dimostrasse che in Azienda non vi sono profili adeguati a condurre e a produrre un programma di servizio pubblico come potrebbe essere il nuovo Check up, allora non ci sarebbe nulla di male a farlo tornare dopo 18 anni in Rai con un appalto esterno. Anzi, lo considererei un obbligo del contratto di servizio. La Rai deve fare trasmissioni informative, questo è il suo compito in quanto Servizio Pubblico, ma resta il paletto del job posting".
L’idea sembrava quindi stata accantonata per sempre, quando invece – complice il Karaoke di cui sopra – è risorta come una fenice dalle ceneri, riportata in vita dai solerti auspici di Simona Agnes, patrona del premio omonimo dedicato all’illustre genitore nella cui giuria troviamo lo stesso Salini e, quale presidente onorario, il presidente Rai Marcello Foa. Fedelissimo al suo intento di favorire le risorse interne alla Rai, Salini sarebbe dunque più che entusiasta di appaltare esternamente alla società di Simona Agnes il repechage di Check-Up. Un "sogno" per la Agnes, come confidava a Gente qualche tempo fa e un modo per "rendere onore" al padre, annunciando en passant che "il progetto è pronto".
Ora come qualche mese fa un interrogativo sorge impellente: in una Rai che pullula di giornalisti interni esperti in materia che lavorano da anni e anni nelle varie trasmissioni o nei notiziari, che bisogno c’è di affidare l'ennesimo programma di Medicina a una società esterna? Ma del resto abbiamo imparato da tempo che, parafrasando Blaise Pascal, l'Ad Salini ha ragioni che la ragione non conosce, e questo peculiare revival di una trasmissione che tutti avevano dimenticato e che nessuno smaniava per rivedere è perfettamente in linea con il personaggio.
Per concludere, le esibizioni canore casalinghe sembrano particolarmente in voga in Rai nonché pronube di alleanze e ispiratrici di progetti. Come quello di Luisella Costamagna alle redini di Agorà su Rai3 al posto di Serena Bortone, idea nata sempre durante un Karaoke, questa volta però a casa di Marco Travaglio.