«Non ho idee preconcette sulla sperimentazione con la quale alcune scuole superiori italiane hanno abbreviato di un anno il ciclo formativo. L’ho avviata e credo possa nascere qualcosa di buono». È quanto ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, università e ricerca, Maria Chiara Carrozza, intervenendo al seminario “Diplomarsi con successo a 18 anni”, organizzato dalla deputata, Milena Santerini.
Il ministro ritiene che la sperimentazione vada monitorata attentamente, precisando di non essere interessata a vincere specificatamente la battaglia della riduzione di un anno o della riorganizzazione dei cicli.
«Quello che è importante è che la scuola torni a formare la persone, consentendo loro di realizzarsi e di trovare il giusto percorso, in base alle proprie aspirazioni e attitudini. Perché, - ha ribadito - non siamo tutti uguali e la scuola deve formare e valorizzare non solo i lavoratori, ma anche i cittadini di domani, nelle loro diversità».
Sulla sperimentazione, il ministro sostiene che si debba anche «confrontarsi con quanto si fa all’estero». Un confronto e una valutazione della sperimentazione, che dovranno essere inseriti tra i temi sui quali «la Costituente che stiamo aprendo adesso», dovrà interrogare la società civile, «con l’obiettivo - ha concluso - di migliorare la scuola nell’interesse dei ragazzi».