Grillo a piedi uniti sulla crisi

Sul suo bolg Grillo chiama alla rivolta contro i diktat di Salvini

Enzo Carmine Delli Quadri
10/08/2019
Attualità
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Il Comico/politico esce allo scoperto e fa una doppia flebo al suo movimento che da giorni viaggiava in apnea sott’acqua e stava scoppiando: “Dobbiamo fare dei cambiamenti? Facciamoli subito, altro che elezioni, salviamo il paese dal restyling in grigioverde dell’establishment, che lo sta avvolgendo! Come un serpente che cambia la pelle”. Pone quindi sue obiettivi ai suoi seguaci: niente elezioni e nuove alleanze. È un messaggio chiaro quello lanciato da Beppe Grillo tramite i suo blog “Mi eleverò per salvare l’Italia dai nuovi barbari, non si può lasciare il paese in mano a della gente del genere solo perché crede che senza di loro non sopravvivremmo. Un complesso di Edipo in avvitamento che è soltanto un’illusione. Lasciamoci, quindi, alle spalle Psiconani, Ballerine e Ministri Propaganda a galleggiare come orridi conglomerati di plastica nei mari: per loro quella è vita, una gran vita, per noi soltanto sporcizia non biodegradabile”.
In questo modo, Grillo manda all’aria tutti i piani di Salvini che stava chiedendo lo scioglimento delle Camere già prima di Ferragosto, totalmente irrispettoso del ruolo del Capo dello Stato, l’unico che ha questo potere, subordinato solo alla consistenza o meno di una maggioranza in Parlamento. 
E cominciano le già note manovre tutte italiane che richiamano alla sopravvivenza, al tradimento, alla resistenza, alla confusione.
Sta, di certo, che una parte del Partito Democratico comincia a valutare l’opportunità di un accordo con i 5S, ora e solo ora perché ora e solo ora il M5S è meno forte di 12 mesi fa, ora e solo ora il PD può evitare di essere schiacciato dal consenso che un anno fa era il doppio del suo ed ora è alla pari. Anzi Il PD gode di un 21% contro il 17% dei 5S. 
Le voci si rincorrono. Sembra che lo stesso Di Maio abbia già avuto contatti, seppur informali, addirittura con Renzi, l’unico vero interlocutore del PD. D’Altra  parte è sempre Renzi che ha il controllo della pattuglia dei deputati e senatori democratici. Zingaretti è solo un vuoto rumore di sottofondo cui fanno eco i vari Orlando, con la bava alla bocca per il risvolto che sta prendendo la politica italiana. Certo che sembra di assistere a un thriller.

 

 

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