Recensione.
Incredibile come il mondo vada avanti per poi rimanere sempre al punto di partenza. "Pensaci, Giacomino" una commedia del premio nobel Pirandello che non invecchia mai. Una pièce dove grazie all'interpretazione impeccabile degli attori, si riesce addirittura a sorridere (amaramente) della realtà in cui viviamo. Una critica acuta nei confronti dei costumi usuali che la società del primo '900 indossava, ma che, ahinoi, non è molto diversa da oggi.
Una giovane ragazza, Lillina, che vive in un paese non specificato della Sicilia rimane incinta e cerca aiuto e conforto in una famiglia che non accetta l'accaduto in quanto "disonorante" per il buon nome del padre, stimato bidello della scuola dove anche lei lavora insieme alla madre. Il professor Toti, docente elementare, prende in carico la ragazza e la creatura che arriverà dopo aver assistito alla cacciata di casa della giovane da parte dei genitori.
ll piccolo verrà al mondo, ma Giacomino, padre del bambino, è frustrato dalla propria famiglia e dalla società "da bene" nonché costretto a subire la predica da parte dell'immancabile parroco del paese, inizialmente decide di non accettare il bimbo come suo e di vivere separato da Lillina che abita ancora a casa del professor Toti. Sarà l'intervento di quest'ultimo a far crollare la maschera di Giacomino e fargli accettare il frutto del suo amore con Lillina.
Una commedia a lieto fine ma che di lieto ha ben poco in quanto lascia lo spettatore pieno di dubbi e perplessità resi ancora più tormentati dalla coscienza che Pirandello scrisse questa pièce più di cento anni fa ma che si adatta esattamente alle nostre di maschere. Leo Gullotta entra in scena accolto dal pubblico con applausi scroscianti, interpreta il professor Toti ed è palese il filo conduttore immaginario che lega l'attore siciliano del 2000 allo scrittore conterraneo del 900, due soggetti provenienti dalla stessa terra d'origine ma di epoche ben diverse (o forse no).
Pensaci, Giacomino è in scena al teatro Ambra Jovinelli di Roma con la regia di Fabio Grossi fino al 25 novembre.