Passioni da “supereroi”: la pallavolo di Lia Ianieri

La rubrica delle persone comuni

Chiara pirani
25/08/2016
Attualità
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Una passione che inizia presto, per caso.

Una passione che cresce, giorno dopo giorno, con lei.

Lia ce la racconta, fiera di quanto ha imparato da questo sport finora.

 

“Ho cominciato a giocare quando avevo 8 anni. Non ricordo benissimo il mio primo allenamento. Mi è rimasto, però, impresso un episodio in particolare.

Posso dire di aver cominciato quasi per caso: un giorno ero con mia madre e ho incontrato una mia amica. Lei indossava dei pantaloncini sportivi blu e ricordo che mia madre le ha chiesto: "Ma questi bei pantaloncini dove li hai presi?".

Da lì è iniziato tutto. Dopo aver saputo che quelli erano proprio dei pantaloncini da pallavolo, quando siamo tornate a casa mia madre mi ha chiesto se volevo provare a giocare e...a quanto pare ho risposto di sì!”

 

Uno sport che regala sorrisi ed emozioni indescrivibili.

Impossibile non accorgersene guardando negli occhi la nostra Lia e leggendo quel sorriso perennemente stampato sulle sue labbra.

“Ho capito di amare questo sport non tanto per lo sport in sé, ma soprattutto per la squadra.

Mi sono trovata bene con tutte le mie compagne, sin dall'inizio, e ci divertiamo veramente tantissimo.

Posso dire che l'allenamento è diventato per me una valvola di sfogo, per non pensare al resto e divertirmi.”

Lia ci dimostra che ogni partita è vissuta al massimo, come se fosse la più importante di tutte.

È proprio questo che rende la sua avventura con lo sport così straordinaria.

 

“Ci sono state diverse partite che mi hanno segnata, ma una delle più recenti è stata quella a Castelfrentano, disputata quest'anno. Me la ricordo molto bene perché è stata combattuta fino alla fine e infatti l'abbiamo vinta 3-2.

Abbiamo giocato tutte insieme, con il cuore, e ci siamo sentite veramente una squadra.

Mi sono divertita tantissimo e finita la partita eravamo tutte davvero stanche, ma felicissime...”

 

Un amore immenso.

Quello per la sua squadra.

Lo sport è, prima di tutto, questo.

Combattere, vincere insieme.

“Se dovessi riassumere la pallavolo in una sola parola, sarebbe "SQUADRA", per tutti i motivi già citati e perché, appunto, rappresenta per me la seconda famiglia che porterò nel cuore per sempre.”

Alla fine, le chiediamo di fare un bilancio.

Non è facile guardare al domani, ma Lia non ha dubbi: la pallavolo l'ha segnata talmente tanto da poter restare sempre parte integrante della sua vita.

 

La pallavolo nel mio futuro? Non saprei dire, perché ogni giorno è un giorno diverso ma spero di riuscire a continuare a giocare.

Se non sarà così, spero di tenermi in contatto con le mie compagne e so che la pallavolo è e resterà sempre uno sport che ha fatto parte della mia vita e che continua a insegnarmi molte cose.”

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