Direzione artistica e scelta dei cortometraggi a cura di Pietro de Silva Presentano la serata Ricci Sara e Mino Sferra
Nel corso della lunga serata verranno presentati 10 cortometraggi sia di promettenti giovani registi,che di navigati filmakers. La kermesse accoglie e presenta i migliori cortometraggi degli ultimi cinque anni. Non è facile di questi tempi trovare dei giovani autori che sappiano esprimersi in maniera così precisa e diretta Ciò che verrà presentato è l’elaborazione di un ragionamento ponderato esaltato della scelta artistica di raccontare determinate storie piene di riflessioni, valori, maturità e consapevolezza. Pertanto una selezione accuratissima le migliori cortometraggi attualmente in circolazione. Eccoci così di fronte a temi quali l’amore, l’amicizia, la corruzione, la giustizia. Fra i vari scopi dell’iniziativa c'è anche quello di sensibilizzare il pubblico ,sul tema della multiculturalità come fonte positiva di conoscenza e di crescita sociale, contro l’insofferenza verso la diversità etnica, culturale e religiosa.
Saranno presenti in sala gli autori dei corti e i rispettivi cast che presenteranno volta per volta prima delle proiezioni.
PIPINARA LUDOVICO DI MARTINO ANNO di PRODUZIONE*: 2017 DURATA*: 14’ 15’’ RISOLUZIONE VIDEO MINIMA * (1080p o 720p) SINOSSI* (min. 300 / max. 1000 caratteri): Sono gli anni Settanta. In una borgata che affaccia sul mare, due ragazzi vivono di furtarelli e partite di calcio. I loro crimini hanno ancora la leggerezza e la vitalità dei giochi di infanzia, finché una proposta non porterà il buio nella loro vita e nella storia Italiana, la misteriosa morte di Pier Paolo Pasolini. A FRIEND IN ME Paese di produzione Italia Anno 2017 Durata 10 min Genere tragicomico Regia Gianluca Manzetti Da un idea di Federico Maria Galante, Chiara Milani Sceneggiatura Gianluca Manzetti Fotografia Gianluca Mastronardi Montaggio Julien Panzarasa In un mondo “social” in cui tutti vogliono essere protagonisti, c’è chi condivide post, chi si mette in posa in attesa di diventare immortale attraverso la sua rappresentazione digitale, e chi come il protagonista di questa storia, rischia la vita reale distratto da quello che sembrerebbe il suo più caro amico... lo smartphone. Sugar Plum Fairy Regia: Marco Renda Anno di produzione: 2015 Durata: 12' Tipologia: cortometraggio Genere: drammatico Paese: Italia Produzione: Gotham Produzioni, Akerusia Danza Distributore: Associak Data di uscita: n.d. Camera: Black Magic Formato di proiezione: HD, colore Titolo originale: Sugar Plum Fairy Una ballerina ed il suo sogno di volare oltre ogni limite per trovare finalmente il senso ad una vita di sacrifici. Ambientazione: Napoli IL SARTO DEI TEDESCHI regia di Antonio Losito “IL SARTO DEI TEDESCHI” Genere: Drammatico Durata: 15 minuti Anno: 2015 Formato originale: 4K Aspect Rario: 2.35:1 Regia: Antonio Losito Produzione: Cristiano Mori Fotografia: Francesco Ciccone Suono: Federico Tummolo Soggetto e sceneggiatura: Cristiano Mori Scenografia: Morena Nastasi Costumi: Bianca Borriello Montaggio: Francesco Ciccone Musiche: Claudio Recchia Aiuto regia: Giorgia Filanti Cast: CRISTIANO MORI, CHRISTOPH HÜLSEN, ALESSANDRA FLAMINI, GIADA BENEDETTI, MAURO FANONI, DIEGO BOTTIGLIERI, GIACOMO CACIAGLI Luglio 1944.Paolino deve fare un vestito all'ufficiale nazista Rudolf Schmidt.Anche Lucia commissiona un vestito a Paolino, per il capo dei partigiani.Lucia viene catturata e fucilata da Schmidt.Ora Paolino deve fare qualcosa. ANGELO Regia: Federica D'ignoti Tratto dal monologo teatrale ‘’La barbona’’ scritto e interpretato da Ketty Governali, ‘’Angelo’’, racconta la storia graffiante di una donna la cui dignità è ormai lesa da un climax discendente che la porta a diventare scarto umano della società. La donna, come lei stessa si definisce, è ormai una bestia, a cui è stata negata la maternità, per lei unica possibilità di ritornare umana. Fa da sfondo un grigiore urbano e freddo, noncurante della quotidianità della protagonista, indifferente al suo passato di abusi ,di violenze e di possibilità di riscatto negate. Un racconto che spinge lo spettatore ad interrogarsi sui giudizi spesso affrettati e sulle diverse percezioni del reale. ETICA /è·ti·ca/ sostantivo femminile Dottrina o indagine speculativa intorno al comportamento pratico dell'uomo di fronte ai due concetti del bene e del male; com., morale, spec. professionale. Interpreti Carlotta Sfolgori Alfredo Cernadas Coaching Luca Laviano Soggetto e Sceneggiatura Giuliano Bottani Suono in presa diretta Marzia Guerrieri Regia,Riprese, Montaggio Roberto Fischetti Una DONNA smette di fuggire da un tremendo passato, e guida verso la dimora di un UOMO, un demone che ha abusato di lei. Bussa alla sua porta,lui apre e lei lo colpisce. Poi lo lega ad una sedia. Una volta soli, la voce della donna è per l’uomo una lenta tortura. Per la donna è una violenta catarsi, una battaglia con i propri demoni, che conduce lei (e tutti noi) ad tremendo quesito: È giusto uccidere chi ti ha fatto del male? La domanda colpirà tutti noi, lasciando ad ognuno la propria scelta etica. specifiche tecniche e di produzione Etica è un corto low budget, girato in digitale, esclusivamente in un solo interno (c’è una breve camera car). La presenza di soli due attori, di cui uno immobilizzato e privo di dialoghi, facilita le riprese permettendo una sperimentazione tecnica sia per la fotografia che per le riprese, i movimenti di camera e l’interpretazione.
STORIE DI UNA NOTTE Regia: Francesco Giorgi Anno di produzione: 2014 Durata: 14' Tipologia: cortometraggio Genere: commedia/giallo Paese: Italia Produzione: Parallel Vision Production Distributore: Associak Data di uscita: n.d. Camera: Canon C100 Formato di proiezione: HD, colore Titolo originale: Storie di una Notte Sinossi: Un misterioso omicidio. Quattro improbabili testimoni vengono interrogati da un nevrotico ispettore in crisi coniugale. Un caso come tantI, oppure no? Ambientazione: Roma INSANIA un film di Claudio Monzio Compagnoni Con Laura Monaco Stefano Scaramuzzino e con la partecipazione in video (uomo nero) e voce narrante di Stefano Starna Direttore della fotografia Francesco Ciccone Musiche composte e realizzate da Michele Mele da un idea di Stefano Scaramuzzino Sceneggiatura Stefano Scaramuzzino Marina Polla De Luca Il monologo iniziale è tratto dall’antologia di poesie di Claudio Monzio Compagnoni Assistente alla macchina Andrea Picano Capo Elettricista Alessandro Di Mario Capo macchinista Fabio Iatonna Elettricista Enrico Carocci Video Assist Sabrina Scansani Color Grading Francesco Ciccone Aiuto regia Sara De Martino Segretaria di edizione Francesca Pausilli Operatore audio Matteo Botticelli Trucco e parrucco Elisabetta Paccapelo Costumista e Scenografa Claudia Coppola Segretaria di Produzione Geraldine Ottier Backstage Giacomo Ligi Fotografa di scena Loredana Pensa Segreti e desideri viaggiano al suono di primordiali vibrazioni.... ...e una effimera euforia oscillante nel nulla di meschine passioni si impossessa delle nostre membra e delle nostre anime. (da INSAN(I)A raccolta ontologica di C.Monzio Compagnoni)Il volto di un uomo, sfumato ed indefinito, immerso in una atmosfera cupa e rarefatta, si riflette in uno specchio malandato, e prende a parlare ad una sconosciuta entità… sembra sia passato tanto, troppo tempo ed il ricordo stenta ad emergere ed è difficile da visualizzare. Veniamo trasportati in un altro luogo abbandonato che l’incuria degli uomini e la terribile potenza della natura ha ormai quasi completamente distrutto, in un’altra dimensione temporale, dove si incontrano una prostituta ed un uomo, stravaganti e surreali frequentatori di un luogo, insensato ed inquietante. Una scarpa decolleté di pelle nera perduta, chissà dove, mette in comunicazione l’uomo e la donna che dopo essersi conosciuti, iniziano la ricerca dell’oggetto, nei meandri e nelle labirintiche strutture di quel che fu un padiglione per alienati/criminali. Durante il “viaggio”, che si snoda lungo corridoi, apparentemente senza fine, e in stanzoni che, in passato avevano ospitato pazienti con gravi patologie mentali, la prostituta informa l’uomo di aver perso una scarpa di ritorno dalla sua “giornata lavorativa”. Seguono sequenze veloci di un altro uomo, non riconoscibile, che segue la coppia sempre più insistentemente nel labirinto e sempre più da vicino. Il continuo apparire di quest’uomo mette a disagio la donna che si spaventa e, spesso, tenta di fuggire. Nell’ultima fuga, frastornata e terrorizzata, la donna, afferrata la mano dell’uomo, lo trascina, obbligandolo a seguirla, in una corsa mozzafiato, fino a trovarsi appartati in un angolo isolato dell’edificio. Ormai isolati e sentendosi al sicuro, i due si baciano appassionatamente, preludendosi una travolgente storia d’amore. All’improvviso, il volto dell’uomo che aveva accompagnato la prostituta si trasfigura nelle fattezze dello strano individuo che li aveva tampinati fino a poco prima. La donna atterrita tenta di difendersi con ciò che è alla portata delle suemani: è con il tacco, lungo ed appuntito della scarpa che la prostituta trafigge l’occhio di quell’essere feroce. L’uomo sanguinante, malconcio, rabbioso, strangola la donna e, poco dopo, si allontana da lei, abbandonandola nella sporcizia, tra cumuli di rifiuti. Seguiremo nuovamente, nella cella, davanti allo specchio che abbiamo inquadrato all’inizio della storia, l’uomo e l’entità che li seguiva. Dai loro dialoghi, scopriremo che si tratta della stessa persona. Assistiamo ad un altro confronto con la vittima, sull’amore perduto, ucciso: “Fatto sta che le cose che si perdono non si ritrovano più” recita l’ultima riflessione dell’uomo; il tutto sembra ripetersi in un ellisse temporale e lui, ormai, è consapevole che dovrà reiterare quella sequenza di atti e non potrà più tornare indietro. Nell’ultimo tentativo della donna di indirizzare la storia in un altro modo, lo spettatore potrà considerare quanto salute mentale ed INSANIA siano divisi soltanto da una sottile membrana che è destinata a lacerarsi anche in presenza del più banale insulto alla normalità del vivere quotidiano.
SIAMO ALLA FINE DEL MONDO di Guglielmo Caligola Poggi con Federico Bizzarrii, Elisabetta De Vito e Alice Pagani Italia, 2017; durata 15′ Due giovani innamorati farebbero qualsiasi cosa insieme, addirittura uccidere qualcuno, trasmettendo tutto il diretta facebook. Basato su una storia vera. Il regista è l’attore protagonista del film “Il nostro ultimo”, vincitore del premio per la produzione all’edizione 2016 del Terni Film Festival. LOCKED Regia Marco Caldarelli Soggetto Marco Caldarelli – Stefano Di Lorenzo Sceneggiatura Stefano Di Lorenzo Una ragazza è rinchiusa in uno scantinato collocato nei sotterranei di un’abitazione privata. La giovane è completamente rassegnata alla sua condizione di cattività; subisce quotidianamente vessazioni di ogni tipo, perpetrate da un uomo che l’ha segregata anni prima, fino a quando un avvenimento inaspettato la spingerà a reagire. UNA VOLTA FUORI Regista Renato Chiocca Interpretato da Leonardo Maddalena, Ettore Scarpa, e per la prima volta sullo schermo dal piccolo Emanuele Di Stefano, fotografia di Ferran Paredes Rubio e musicato dal maestro Marco Russo Una volta fuori è un cortometraggio liberamente ispirato al fumetto Gli innocenti di Gipi, prodotto dalla Blue Suede Shoots con il con il sostegno della Regione Lazio - Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo e il contributo di Cortisonici Lab e Fondazione Cariplo. Una strada sul mare, il viaggio in macchina di Emanuele e suo zio verso un incontro inaspettato.
PRENOTATE PER TEMPO 0677076486 info@teatrolospazio.it
Adatto ai bambini