Renzi "non è un Presidente del Consiglio ma il più grande provocatore del popolo italiano, un Presidente non eletto, senza alcuna legittimazione popolare, che sorride mentre le persone soffrono. Il referendum di ottobre, novembre o dicembre (ci faccia sapere la data, quando gli farà comodo) lui stesso lo sta facendo diventare un voto sul suo personaggio che ha occupato con arroganza la cosa pubblica, come ai tempi di Pinochet in Cile. E sappiamo come è finita". Così il vicepresidente M5s della Camera, Luigi Di Maio, su Fb. Scorrendo la cronologia delle modifiche del post su Facebook nella prima scrittura ha scambiato il Cile con il Venezuela. Oltre a non capire le mail, Di Maio ha problemi anche con la geografia, ma soprattutto con la storia. Alle dure accuse di Di Maio risponde via Twitter il sottosegretario alla Presidenza della Consiglio, Luca Lotti: "Attaccare il premier è legittimo. Paragonare l'Italia ad una dittatura è squallido. #DiMaio piccolo uomo". – 13 settembre 2016