Si chiude il sipario della Serie A, ma a rubare la scena a tutti è inevitabilmente Francesco Totti. Lo storico capitano della Roma chiude una militanza quasi trentennale nelle file giallorosse e dice addio a una carriera (e un'epoca) irripetibile.
Per la cronaca, la Roma batte il Genoa 3 a 2, agguantando una sofferta vittoria solo nei minuti finali con Perotti e l'agognato secondo posto che vale l'accesso diretto ai gironi della Champions. Ma lo Stadio Olimpico ha occhi solo per il suo capitano, che entra in campo al nono minuto della ripresa. Tutti aspettano l'ultimo gol, magari decisivo, del numero 10 più amato dai romanisti, ma questo non arriva: il capitano regala qualche sprazzo di talento e poca corsa, si rassegna sdegnato per il 2 a 2 del Genoa, ma alla fine può festeggiare insieme ai compagni grazie alla rete di Perotti, giunta al novantesimo minuto dopo un secondo tempo giocato con la forza dei nervi e caratterizzato da tanti errori. Dopo il fischio finale, può così partire la festa per la vittoria dello "scudetto degli umani" (la Juve quest'anno è sembrata davvero di un altro pianeta), alla quale seguono immediatamente le lacrime dei tifosi per l'addio del Capitano.
L'ultimo giro di campo è commovente, con Totti che piange ininterrottamente, cerca l'appoggio e l'abbraccio della famiglia e, idealmente, di tutti coloro che per 25 anni lo hanno amato follemente, in una carriera che, nonostante un talento immenso, lo ha visto trionfare poche volte (escludendo l'indimenticabile scudetto del 2001 e le due Coppe Italia e Supercoppe italiane). "Il tempo ha deciso per me, ha bussato alla porta, maledetto", dice emozionatissimo al microfono dopo i fischi dei tifosi al presidente Pallotta e all'allenatore Spalletti, "è difficile spegnere la luce adesso. Ho paura. Volevo che questo momento non arrivasse mai". E dopo i ringraziamenti a squadra, tecnico, tifosi, amici, parenti e famiglia, la conclusione è un messaggio d'amore per Roma e i romanisti: "Vi amo!".
L'ultima giornata, che non aveva più nulla da chiedere al campionato, regala al Crotone una meritata e insperata salvezza, giunta grazie all'inatteso trionfo sulla Lazio per il 3 a 1. A piangere è l'Empoli, sconfitto con il già retrocesso Palermo per 2 a 1. Allo Scida esplode così la festa per un miracolo sportivo in cui non credeva quasi nessuno, dopo un girone d'andata concluso con soli 9 punti all'attivo.