"Il quadro che emerge dalle denunce degli studenti sulla cosiddetta alternanza scuola-lavoro, prevista dalla L.107/2015, è a dir poco inquietante: lunghissimi turni di lavoro non retribuito, mansioni troppo spesso completamente incoerenti con il percorso formativo, giornate spese a fare fotocopie e a pulire i bagni” : così scrivono i Deputati Michele Piras e Donatella Duranti raccogliendo finalmente le denunce pubbliche fatte dagli studenti di tutta Italia rispetto alla deriva registratasi nelle attività di Alternanza Scuola-Lavoro, divenuta obbligatoria nella Buona Scuola di Renzi e che oggi rimanda l'immagine degradante di un sistema che sembra assumere le forme dello sfruttamento e dello svuotamento di senso del concetto stesso di Alternanza.
“Ciò che le organizzazioni degli studenti denunciano in questi giorni, da Sassari a Bari a Taranto, annunciando un dossier su quanto accade in tutto il territorio nazionale è qualcosa di indecente, più simile a una idea vetero maoista che a un concreto percorso di preparazione all'impiego lavorativo” - scrivono ancora i due Deputati annunciando di aver presentato una interrogazione alla Ministra dell'Istruzione Fedeli per accertare quanto denunciato dagli studenti e per evitare che i casi emersi diventino una triste consuetudine, mortificando un'esperienza che dovrebbe e potrebbe essere semplicemente formativa.