I due busti funebri di Palmira, salvati dall’Italia, per un soffio, sono quasi pronti.
Il busto di uomo e quello di una donna: sono due ornamenti funebri, risalenti al II e III secolo d.C., affidate all’Italia, grazie all'accordo tra l'Associazione Incontro di Civiltà, presieduta da Francesco Rutelli, e la Direzione delle antichità di Damasco.
Per il ministro della cultura Franceschini, "una grande prova della qualità riconosciuta in tutto il mondo dei nostri istituti e dell'affidabilità acquistata dall'Italia in questi decenni".
Il busto maschile ha ancora il volto ferito dalle martellate dell'Isis: si sta preparando una sofisticata stampa in 3D con sinterizzazione di polveri di nylon, che gli restituirà i lineamenti gentili da aristocratico.
Lei, invece, frammento dopo frammento, è tornata a splendere, con il velo che le copre la testa e i gioielli.
Sono state esposte al Colosseo, ma ora sono ora all'Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, che li riconsegnerà a fine mese.