Strage di tartarughe nell'Adriatico

Alla base della moria degli animali ci sarebbero il forte freddo di questi giorni e la pesca eccessiva

Tino Colacillo
29/01/2017
Ambiente ed Agricoltura
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Sta aumentando in modo preoccupante il numero di tartarughe ritrovate spiaggiate e morte sulle coste dell'Adriatico. Dalle coste emiliane fino a quelle molisane sono a decine i rettili che stanno morendo in acqua a causa del freddo per poi essere trascinate sulla spiagga. Questa mattina presso il litorale di Petacciato marina e Termoli sono state ritrovate altre due carcasse.La Fondazione Cetacea è impegnata in questi giorni in numerose operazioni per salvare le tartarughe spiaggiate ancora in vita trasportare presso l'"ospedale della tartaruga" di Rimini. 

Si tratta di un'emergenza che si protrare dagli inizi di gennaio 2017. 

Il 7 gennaio il Centro di Recupero e Riabilitazione Tartarughe Marine "Luigi Cagnolaro" di Pescara sciveva: "Si moltiplicano le segnalazioni di spiaggiamento di tartarughe marine, a Roseto, Pineto, Silvi, Montesilvano, Francavilla e Ortona. Le condizioni meteomarine, combinate con l'intenso sfruttamento della pesca nel precedente periodo festivo, sono le probabili cause di questo spiaggiamento straordinario".  L'impegno del Centro Studi Cetacei va avanti, hanno fatto sapere via Facebook i volontari, "nonostante condizioni di viabilità spesso proibitive" e "in collaborazione con la Guardia Costiera e il personale ASL".

Il Centro Studi poi avvertiva della possibilità di nuove segnalazioni nei gorni successivi e così è stato.

Nel 2016 sono state trovate morte 518 tartarughe mentre nel 2015 il numero è stato di 720. Come hanno detto i volontari, oltre al freddo, una delle cause della morte dei rettili è l'eccessiva pesca che rende difficile per le tartarughe procacciarsi il cibo soprattutto nei periodi di clima rigido. Anche i questo caso la mano dell'uomo è sempre presente nell'ennesima emergenza ambientale. 

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