Lauree professionalizzanti rinviate di un anno. Il sindacato studentesco Udu esprime soddisfazione

Il rinvio era stato chiesto a dicembre anche dal CNSU, l’organo ufficiale della rappresentanza presso il MIUR

Tino Colacillo
18/01/2017
Attualità
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Il12 dicembre scorso, mentre il Governo Gentiloni stava prestando giuramento nelle mani del Capo dello Stato, il Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca uscente Stefania Giannini emanava il Decreto Ministeriale 12 dicembre 2016 n. 987 che oltre a normare il sistema della valutazione, istituiva i corsi di laurea professionalizzanti per il prossimo anno accademico (art.8)

Ieri, il nuovo Ministro Fedeli ne ha disposto il rinvio di un anno come più volte chiesto dagli studenti che hanno espresso soddisfazione per questa scelta.

A dicembre il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (Cnsu) con una propria mozione aveva espresso contrarietà al “metodo con cui il percorso relativo alla creazione di questi corsi di laurea” era stato gestito e “ad un modello per cui le imprese, con una loro presenza come componenti dei consigli di corso, possano rendere subordinata alle proprie esigenze la definizione dell'offerta formativa e dei percorsi didattici”. Sulla base di queste ragioni, il massimo organo di rappresentanza istituzionale degli studenti aveva chiesto “l’immediato coinvolgimento” degli studenti “attraverso l'istituzione di un tavolo di confronto sull'argomento” e soprattutto che i percorsi professionalizzanti non avessero carenze culturali.

Nello specifico il Cnsu aveva chiesto “che i percorsi di studio siano pensati non solo prevedendo le attività pratiche e di tirocinio, ma anche strumenti formativi capaci di garantire agli studenti una gamma di competenze ampiamente spendibili  e rendendo tali strumenti parte organica dell'attività formativa senza svuotare o limitare la qualità della didattica e il valore della formazione teorica; si chiede inoltre che siano riconosciuti agli studenti diritti e tutele nei percorsi di tirocinio”.

L’Unione degli Universitari, tramite la coordinatrice nazionale Elisa Marchetti, ha detto: “Non possiamo che accogliere positivamente questa notizia. Dopo il colpo di coda dell’ex Ministro, che aveva approvato il decreto contenente anche le disposizioni sulle lauree professionalizzanti nell’ultimo giorno del suo mandato, lo slittamento di questo provvedimento rappresenta un atto di responsabilità del nuovo Ministro”. “Siamo stati, come UDU,  -continua la Marchetti - i primi a denunciare che questo nuovo tipo di percorso non poteva partire senza che prima vi fosse stato un confronto con noi studenti, e per questo, anche in considerazione delle moltissime criticità relative ai contenuti del provvedimento, abbiamo chiesto fin dal primo istante il ritiro della misura.”

L’Udu, poi, ha precisato la propria idea sui corsi.  “Non siamo contrari all’istituzione delle lauree professionalizzanti – ha continuato la coordinatrice dell’Udu - , anzi, siamo i primi a dire che in Italia c’è necessità di sviluppare una formazione terziaria professionalizzante, ma chiediamo che questi corsi siano strutturati in modo da garantire accessibilità, qualità dell’offerta formativa e la tutela dei diritti degli studenti che svolgeranno attività di tirocinio”.

“Con il rinvio delle lauree professionalizzanti – conclude l’Udu - la Ministra Fedeli ha senza dubbio dato un segnale molto positivo. Ora chiediamo che continui nella giusta direzione coinvolgendoci e revisionando profondamente i contenuti del provvedimento”.

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