Dopo l’allarme lanciato la settimana scorsa, il Centro Nazionale Sangue, ha comunicato che l’emergenza causata dalla carenza di sangue in nove regioni è rientrata.
Rimane critica la situazione nelle Marche, in Toscana e in Abruzzo.
Il CNS fa sapere che mancano ancora 600 unità di sangue, una situazione certamente molto migliore della settimana scorsa. “Una carenza di 600 unità non ha nulla a che vedere con la situazione dei giorni scorsi – ha detto Giancarlo Maria Liumbruno, direttore del Cns -. Il lavoro comune tra Cns, Strutture regionali per il coordinamento delle attività trasfusionali (Src) e associazioni e federazioni di donatori sembra aver funzionato, ora bisogna continuare a intensificare le attività di chiamata dei donatori e di raccolta in quelle regioni che sono ancora in carenza”.
Secondo Limbruno il cessato allarme nelle “Regioni che hanno superato il momento di crisi bisogna invece garantire che le attività di donazione rispettino la programmazione effettuata per la copertura dei fabbisogni legati alle proprie assistenziali". Pertanto il Cns ha rinnovato l’invito "per tutti i donatori a contattare l’associazione di appartenenza o il servizio trasfusionale di riferimento per programmare la donazione".