L'Attore Giuseppe Di Giorgio firma La Scelta Impossibile: il film che avrà successo anche all'estero

A Gennaio volerò in Olanda per un Film Festival, ma prima un impegno a Roma

Occhipinti / Rizzo
21/12/2016
Interviste
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Giuseppe Di Giorgio, attore e regista Siciliano, originario di Cerda, un piccolo paese nel Palermitano, vive a Pavia. Questo incontro con l’Artista che risponderà alle nostre domande, con piacere e disponibilità in un’intervista a 360°, raccontandosi professionalmente e regalandoci anche “tratti” della sua vita privata, ci ha enormemente lusingati. Tenace, dalle idee chiare, preciso ma anche uomo, padre e marito che lotta quotidianamente per realizzare i propri sogni e vedere concretizzate le proprie aspettative, ma allo stesso tempo, impegnandosi a rimanere se stesso: senza maschere o compromessi.

Attore completo e poliedrico, professionista della pellicola e non solo, capace di instaurare rapporti leali, schietti e sinceri, si svela ai lettori di Notizie Nazionali. A Lui la parola e …conosciamolo meglio !

Giuseppe, a fine anno, in genere, si traccia il bilancio delle attività svolte. Qual è il tuo?Cosa ti ha portato professionalmente questo 2016 e quali difficoltà hai dovuto affrontare?

Un bilancio sicuramente positivo, un anno intenso e pieno di grandi soddisfazioni anche se per finire La Scelta Impossibile abbiamo lavorato con dei ritmi forsennati, con dei tempi di riprese assurdi dove spesso abbiamo oltrepassato il limite degli standard cinematografici. Questo ci ha immersi in difficoltà tecnico/organizzative non da poco. Nonostante tutto, grazie alle molteplici partecipazioni televisive e teatrali, ho avuto la fortuna di fare nuove esperienze che mi hanno reso sempre più consapevole, arricchendo così di nuove conoscenze e soprattutto competenze il mio bagaglio artistico e umano. Tra tutti gli impegni presi vorrei sottolinearne uno in particolare perché è stato quello più difficile, intenso, preoccupante e sotto certi punti di vista devastante: il produttore. Si lo so l'ho voluto fortemente io questo ruolo per tanti motivi, lo avevo già fatto nel primo progetto, La Giusta Scelta, ma qui è stata tutt'altra cosa, infatti pur ricoprendo dei ruoli già abbastanza impegnativi, come autore, co-sceneggiatore, attore protagonista, location manager e acting coach, questo ruolo di produttore ha letteralmente divorato tutta la mia energia psicofisica. Di certo ho capito che in futuro, sia per il bene di tutti ma soprattutto per il mio, non potrò ricoprire tutti questi ruoli.

Uno dei problemi più significativi che ho dovuto affrontare certamente è stato quello economico; sapevo benissimo che per realizzare un film di qualità necessitavo di professionisti, attrezzature, location, e tanto altro e che i costi sarebbero stati notevoli; ti sembrerà strano ma pur avendo avuto degli sponsor costanti, spesso ci siamo ritrovati nelle condizioni di dover far slittare alcune riprese che magari andavano fatte prima e questo ci ha causato molteplici difficoltà, come il look degli attori modificato, il periodo della stagione diverso, immagini ed ambientazione esterne cambiate. Ho rischiato spesso con consapevolezza andando contro chi mi diceva di fermarmi; mi sono spinto oltre grazie soprattutto a Laura Boatti, alias Tango Wine, che mi ha sempre sostenuto, fino alla fine. Le infinite problematiche ci hanno avvolto in un vortice veramente devastante, non eravamo più sereni,non riuscivamo più a comunicare, volevo andare avanti a tutti i costi ma attorno a me tutto ha iniziato a vacillare; nonostante ciò sono fiero di essere rimasto al timone di questa barca che pur navigando in acque agitate non è mai affondata ed oggi, a conclusione di quest'anno così intenso, posso dire con tanto orgoglio che tutti i sacrifici e l'enorme impegno sono stati ripagati con il completamento del film e finalmente possiamo dedicarci alla post-produzione che sarà alquanto lunga; pensiamo infatti di impiegare un tempo che vada dai 3 ai 4 mesi per finalizzare il film con la speranza di poterlo avere pronto tra Aprile/Maggio 2017 e poter partecipare ai Film Festival.

Sei un artista poliedrico: parlaci delle tue esperienze di teatro, cinema e televisione che ti hanno visto impegnato in questo anno.

Come ti dicevo prima ho avuto la fortuna di lavorare in tutte le discipline da te elencate, mi sono esibito spesso a teatro e in televisione, sono stato ospite in diverse trasmissioni, ho partecipato come attore ad un paio di docu-fiction ed ho fatto una bella esperienza in un cortometraggio ambientato negli anni 40'. A tutto questo aggiungerei anche la moda che mi ha visto protagonista come ideatore della fascia miss cinema e giurato in vari concorsi nazionali; sono state tutte esperienza meravigliose che mi hanno permesso di raggiungere maggiore consapevolezza e ulteriori conoscenze tecnico/artistiche grazie soprattutto ai tanti professionisti del settore conosciuti in ogni singola occasione; Tra tutti ricordo piacevolmente l'incontro con Solange, un uomo colto e molto preparato, che ho conosciuto in occasione di Miss Mondo Regione Toscana, da Lui presieduta in qualità di presidente di giuria ed io ero ospite come giurato;

l'ho frequentato qualche giorno in Toscana, assieme abbiamo fatto un servizio fotografico sul lago di Vagli (Lucca) con il fotografo Mirko Melai, abbiamo trascorso qualche serata assieme anche in compagnia della mia famiglia e una sera siamo andati a Tirrenia a trovare l'amica Valeria Marini; Solange è una persona seria e affidabile, è nata una bella amicizia tra noi, ci sentiamo spesso, mi da parecchi consigli artistici e mi fa piacere sapere che ha stima di me; ti confesso che l'impatto durante la serata di moda non fu dei migliori, era scostante, innervosito dalla mia presenza, ricordo che soltanto durante le mie interviste tornò sui suoi passi spendendo parole di elogio nei miei confronti.

Oltre alla presenza scenica hai anche un bel fisico, che stile di vita segui per essere sempre in forma?

La mia vita è già abbastanza movimentata, ma non tralascio lo sport anzi sono anche li attivo: sveglia sempre presto al mattino, non salto mai la colazione, ogni tanto qualche partita a calcio tra amici, vado in palestra tre volte alla settimana, parecchia aerobica, alimentazione vegetariana, non fumo e bevo qualche bicchiere di vino o birra solo nelle occasioni. Una vita al quanto regolare direi.

Certamente nel tuo lavoro avrai avuto modo di incontrare e confrontarti con persone diverse: chi vorresti ringraziare e di contro, chi ti ha deluso?

Io incontro veramente tantissime persone, sono aperto a tutti, so dialogare, mi piace ascoltare e capire le idee degli altri. Mi piacciono le persone sincere, dirette, senza peli sulla lingua, non sopporto le falsità, i giri di parola e soprattutto le promesse che non vengono mantenute; per me la parola è come un contratto, piuttosto ci rimetto la faccia ma se prometto mantengo e se ho dei problemi do sempre una spiegazione valida, sincera ed efficace; vedi io ringrazio dal profondo del cuore tutte le persone che ho conosciuto e che hanno avuto le caratteristiche positive sopra elencate, tutte le altre le rispetto ma cerco di tenerle lontane dalla mia anima, non le sopporto, mi fanno star male, non trovo nessun tipo di significato valido ad una promessa non mantenuta, ad un impegno non rispettato, ci sono passato troppe volte e sono stanco di subire; fare l'elenco delle persone che mi hanno deluso forse non ha alcun senso e non mi porterebbe da nessuna parte, non voglio prendermi ragioni o elogi di nessun genere, ma non posso essere felice, troppi artisti, donne e uomini, di grande importanza artistica ed umana, mi hanno preso in giro raccontandomi le “Favole” per poi sparire nel nulla e senza una motivazione; ho 37 anni, non avrò chissà quale importanza mediatica o sociale, però un caffè e una chiacchierata non la si nega a nessuno perché penso che qualsiasi discorso per essere compreso forse è meglio farlo guardandosi dritti negli occhi; questo è l'umile pensiero che rivolgo a Christian De Sica e Maria Grazia Cucinotta, due delle tante persone che mi hanno deluso ma che ho sempre stimato e rispettato.

Giuseppe, attore di successo ma soprattutto padre e marito: quanto i tuoi impegni influiscono sui rapporti e sulla vita familiare?

Guarda, con tutta sincerità ti dico che non penso di essere un attore di successo, sono lontano da questa realtà anche perché viviamo in una società che giudica sempre e comunque ed oggi soltanto essa può stabilire se lo sei realmente. Peccato che si basa sulle solite cose: devi essere ricco, aver lavorato con artisti conosciutissimi, aver avuto ruoli importanti in film e fiction, devi vederti spesso in televisione, sui giornali e nei vari programmi attuali, così da poterti riconoscere per strada, chiederti l'autografo, la foto, se hai tutto questo allora si che sei un attore di successo. Io invece, pur avendo fatto parecchie di queste cose, rimango una persona semplice, un attore normalissimo, con poche pretese, tanta disponibilità, tanta esperienza e tanta voglia di comunicare, affermarsi e magari, con il tempo, essere riconosciuto proprio attraverso il lavoro svolto in tutti questi anni. Se dovessi riuscire nell'impresa di queste mie ultime parole, allora si che potrei ambire, sembra in piccola parte, al successo. Con questo non voglio dire che non credo nelle mie capacità, nella mia forza, anzi, riconosco la mia tenacia come punto fermo della mia vita ma allo stesso tempo so che devo adeguarmi ai tempi e alla nostra società. Io del resto ci ho sempre provato e continuo a farlo in tutti i modi, naturalmente conosco quelli “Puliti” e ti garantisco che sono poche le possibilità che ci sono in giro.

Per quanto riguarda il ruolo di padre e marito anche li purtroppo sto attraversando un momento molto delicato, il ruolo di genitore è il più difficile e quello di marito - se non riesci a fare bene quello di genitore - automaticamente viene messo sempre in discussione e a sua volta va ad incidere sul lavoro artistico. Come vedi è una reazione a catena e sono convinto che non ci sia una vera e propria soluzione a tutto questo, almeno io non riesco a trovarla; una cosa che influisce negativamente e che mi infastidisce molto e l'essere giudicato per delle situazioni che non devono assolutamente essere paragonate con la vita privata, ti faccio un esempio: se io organizzo le riprese del film con una data e orario preciso e le rispettive location, visto che ho anche il ruolo di location manager, non posso sentirmi dire da mia moglie “Vedi se vuoi sai organizzare bene le tue cose”, oppure “Ah non puoi rinviare le riprese?”; No, non posso rinviarle, perché in un film ci sono in ballo tanti professionisti, attrezzature, luoghi, soldi e non posso dire senza una motivazione valida “le riprese sono rinviate”;

Se devo andare a trovare dei parenti lo posso fare in un'altra occasione senza dover litigare con la famiglia e passare per menefreghista o altro. Ecco questo è uno dei problemi con il quale deve spesso convivere e ti garantisco che a livello psicologico mi devasta. Io cerco sempre di essere presente in tutte le occasioni familiari, gli impegni dei mie due figli con il calcio e la danza, ti garantisco che raramente sono assente; Io sono uno, non mille persone, cerco in tutti i modi di far andare bene tutto e mi rendo conto che non può filare tutto liscio, non può essere tutto oro quello che luccica, so benissimo che i problemi ci sono, vanno affrontati e chiariti, a volte ci si riesce a volte no, questa è la vita di tutti i giorni, sia per gli attori di successo che no.

Hai due figli, Enrico di dieci e Adriano di otto, che rapporto hai con loro?

Un rapporto intenso, molto diretto. Adriano è un bambino molto tranquillo, dolce, abbastanza precisino direi, mi piace il suo modo di fare, ascolta molto e per certi versi e fin troppo bambino, sono felice per lui, ha un sacco di amici che gli vogliono bene e non ci ha mai creato problemi; balla da quando era piccolissimo, è giunto al 6° anno di danza classica e vederlo ballare è sempre una grande emozione. Non faccio differenze particolari tra loro ma con Enrico è diverso, lui mi rispecchia in tutto e per tutto, abbiamo lo stesso carattere, ci somigliamo molto, con lui ho instaurato un rapporto che spesso va oltre quello di padre e figlio, mi rendo conto che spesso non va bene perché la sua intelligenza, la sua caparbietà mi mettono in seria difficoltà e in condizioni di approcciarmi alla pari con lui; a volte non riesco a contenermi, dovrei capire che sto parlando con un bambino ma credimi parlare con lui non è semplice; Enrico è fantastico, pieno di energia, è furbissimo, sa metterti in difficoltà facilmente, fa dei discorsi profondi e poi è molto sensibile, se lo ascolti non dimostra l'età che ha, sembra un piccolo uomo ed io vicino a lui un grande bambino; litighiamo spesso, discutiamo su tutto ma lo amo profondamente, voglio il meglio per lui, per me Enrico, assieme alla mia famiglia, sono il dono più grande che Dio abbia potuto farmi. So benissimo che saranno anni intensi e difficili quelli che mi aspettano, cercherò sempre di fare del mio meglio, sbaglierò e indovinerò ma alla fine sarà mio compito proteggerli cercando soprattutto di non fargli mancare l'affetto e l'amore necessario.

I tuoi personaggi sono “specchio” della realtà e della vita: ti senti ogni tanto come loro, fragile, insicuro, dubbioso?

Assolutamente si, ce ne sono tanti altri ancora ma mi soffermo su questi tre. Una cosa fondamentale a cui faccio molta attenzione è non lasciarmi far prendere troppo da tutto perché poi alla fine so benissimo che con le giuste dosi l'essere dubbioso, fragile, insicuro, non è sintomo di difetto o problema anzi è segno di crescita e maturità, perché un'attenta riflessione e un'accurata valutazione con un tempistica giusta per un uomo sono, a tutti gli effetti, uno scudo di protezione importante per poter affrontare le molteplici difficoltà quotidiane. Questo è il mio pensiero, certo se ci si addormenta sopra e si lascia passare troppo tempo diventa tutto negativo e alla fine quando si interviene non ci si trova mai pronti e scattanti e ci sarà sempre qualcuno pronto a superarci, quindi bisogna essere sempre vigili. Parlando proprio dei personaggi specchio della realtà, mi hai fatto ricordare che spesso chi mi ha scelto per interpretare un personaggio specifico durante i provini ha sempre cercato di capire il mio carattere, il mio modo di fare e pensare; vedi è tutto un insieme di cose personali, naturali direi, che se poi ognuno di noi riesce a portare dentro il personaggio i risultati sono ottimali, direi fondamentali per la riuscita del ruolo; Ti confesso che è un modo di fare i provini che a me piace molto ed infatti, durante i casting per il mio film La Scelta Impossibile, ho voluto fortemente usare questa metodica, se così si può definire, soltanto poche persone hanno interpretato un vero copione.

Artisticamente parlando, hai qualche rimpianto particolare per il 2016?

Più che rimpianto sono molto dispiaciuto per non essere riuscito a fare due cose: la prima, quella di tornare a girare in Toscana, a Volterra. Dopo l'incontro con il Sindaco, l'Assessore alla Cultura e la Volterra film Commission, avvenuto quest'estate in occasione della concessione del patrocinio per il film da parte del Comune di Volterra, avevamo pianificato delle riprese per il periodo Ottobre/Novembre, sembrava tutto fattibile ma le tempistiche e le pratiche burocratiche non ci hanno aiutato, sia le Forze dell'Ordine che il Carcere, non sono riusciti a garantirci tutto ciò di cui avevamo bisogno e quindi sono saltate le riprese. Rimangono comunque gli ottimi rapporti e la stima che ho per coloro che ci hanno accolti e sostenuti sempre. Chissà magari mi recherò li presto con un altro progetto interessante. La seconda invece mi ha anche ferito perché ci tenevo davvero tantissimo: a Giugno 2016 fui contattato e scelto per presentare l'evento “Maratona Telethon”, presso il Teatro Fraschini di Pavia, per questo mese di Dicembre. Mi sarei dovuto anche esibire, era tutto pianificato, si trattava di scopo benefico ed io ci tenevo veramente tanto nel dare una mano d'aiuto. Ma il responsabile, nonché presidente e organizzatore della serata, soltanto qualche giorno prima, dopo averlo contattato diverse volte per avere gli ultimi dettagli, ha cambiato le carte in tavola dicendomi che avevano pianificato diversamente la serata e che avrebbe dovuto dirmelo prima e per questo mi sottolineava la stima e il grande riconoscimento per la mia costante e gentile disponibilità.

Hai inserito tanti temi nel tuo film, sei legato particolarmente a qualcuno di essi?

Sai i temi dei film sono come le canzoni, in base a come ti senti essi riescono a trasmetterti determinate emozioni. Non sono temi scelti a caso, li ho voluti fortemente e sinceramente sono legato un po' a tutti. Sono felice di aver coinvolto tante persone in questo film perché proprio attraverso la scelta di alcuni temi sono riuscito ha comunicare non soltanto la mia arte ma anche la mia anima. Oggi lasciare un messaggio, riuscire a comunicare non è per niente facile, bisogna sfruttare al meglio tutte le possibilità che ci vengono concesse ed io spero di esserci riuscito.

Quali sono i tuoi progetti e i tuoi sogni futuri?

In primis attendo la finalizzazione del mio film La Scelta Impossibile, perché abbiamo grandi aspettative sia in Italia che all'estero e sono convinto che possa essere il nostro biglietto da visita per i prossimi progetti. Nei primi giorni di Gennaio sarò in Olanda per un film festival, il 12 sarò impegnato a Roma come attore, probabilmente sarò in diretta su Canale 5 e infine, nella prossima primavera, se tutto va bene, dovrei partire con un progetto molto interessante, si tratta di un film tratto dal romanzo di una giovane e brava scrittrice che mi ha affidato la regia.

 

Per seguire o contattare l'artista vi invito a visionare le seguenti pagine ufficiali.

https://www.facebook.com/digiorgiogiuseppe

e

https://www.facebook.com/Giuseppeivandavid/

https://wwhttps://www.facebook.com/La-Scelta-Impossibile-The-Impossible-Choice-690680017724948/

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