Emergenza criminalità. Operazione Puerto Connection: eseguito dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria un decreto di confisca di beni per un valore di oltre 3 milioni di euro. Il destinatario del provvedimento, Alfonso Brandimarte, si trova dietro le sbarre dal 2014. Per anni è stato il perno di una potente associazione finalizzata all’importazione di cocaina dal Sudamerica in Italia: in particolare la droga partiva dai porti panamensi di Cristobal e Balboa per arrivare nel porto di Gioia Tauro.
A Catania, intanto, sei persone sono state arrestate dalla Squadra mobile per traffico di stupefacenti: sequestrati ben mille chili di marijuana, per un valore di oltre tre milioni di euro. Questi i nomi degli arrestati, riportati dal Giornale di Sicilia: Angelo Morabito, di 42 anni, Giuseppe Portale, di 35 anni, Santo Russo, di 41 anni, Antonino Napoli, di 50 anni, Natale Pulvirenti,di 54 anni, e Girolamo Zappalà, di 56 anni.
Istat. Fiducia nella situazione economica: a novembre è stazionaria quella dei consumatori (107,9, a ottobre era a 108), mentre cala leggermente quella delle imprese, dal 101,7 di ottobre al 101,4. Questa decrescita riguarda tutti i settori, a parte il commercio. Radiografando più nel dettaglio il punto di vista dei consumatori, invece, ciò che resta stabile è più precisamente la considerazione del momento economico attuale (clima personale + clima corrente), mentre è in calo la prospettiva del futuro. Intanto sempre via Cesare Balbo rende noto che nel 2015 ci sono 17.000 bambini nati in meno: continua, dunque, il trend in calo iniziato nel 2010. Scende a 1,35 il numero medio di figli per donna (nel 2010 era di 1,46). Il dato si riferisce in generale alle mamma e ai papà regolarmente sposati, entrambi italiani o di nazionalità mista: in particolare, però, il calo più vistoso, negli ultimi sette anni, si registra sul fronte delle coppie etnicamente omogenee, che hanno procreato 95.000 bimbi in meno (385.014 nel 2015). Va meglio, invece, se si parla di coppie non coniugate, la cui prole rappresenta il 28,7% del totale, addirittura il 31, se si esamina il solo Nord.
Ocse. L’Organizzazione internazionale per la cooperazione e lo sviluppo economico rivede al rialzo le stime del Pil italiano per il 2017 e per il 2018. Se infatti a fine 2016 la crescita prevista è dello 0,8%, nel 2017 sarà dello 0,9 e nel 2018 addirittura dell’1%. Merito di cosa? Dei progressi sulle “riforme strutturali”, rispondono gli analisti dell’organizzazione che ha sede a Parigi. Che non mancano di dare anche un’indicazione in chiave referendaria: la vittoria della riforma costituzionale, essi dicono, sarebbe un “ulteriore passo in avanti e consentirebbe di rafforzare la governance”.
Politica. Referendum: la Corte di Cassazione respinge come inammissibile il ricorso del Codacons sul quesito referendario, lesivo, secondo il coordinamento delle associazioni per i diritti dei consumatori, della libertà di voto dell’elettore. Il Codacons si era anche opposto all’ordinanza dell’Ufficio centrale per il referendum, che ha dato il via libera alla consultazione. Secondo la Cassazione, l’ordinanza non ha natura di atto giurisdizionale e quindi non può essere impugnata per via giurisdizionale.
Il Movimento 5 Stelle celebra a Firenze, in piazza della Signoria, il Restitution day: un appuntamento cruciale nella sua storia almeno quanto i due Vaffa day, nel corso del quale i parlamentari hanno presentato il rendiconto di quanto hanno restituito allo Stato del proprio stipendio, a partire dall’inizio del loro mandato. Presente anche il leader carismatico, Beppe Grillo, che ha detto orgogliosamente: “Abbiamo lasciato allo Stato una cifra enorme in stipendi dei parlamentari, è la prova che si può fare qualcosa senza leggi e leggine, ma solo per amore verso il prossimo.” La “cifra enorme” è quantificata più precisamente in 80.727.585 euro, come recita un mega-assegno campeggiante alle spalle di Grillo.
Via libera della Camera alla manovra finanziaria, con 290 sì e 118 no. Il provvedimento passa ora al Senato.
Emergenza maltempo. L’ex sindaco di Genova, Marta Vincenzi, è stata condannata a 5 anni e 2 mesi di carcere per l’alluvione del novembre 2011, con le accuse di omicidio plurimo, disastro colposo plurimo e falso. Nell’alluvione persero la vita quattro donne e due bambini. Secondo l’accusa, il giorno del disastro l’amministrazione e i tecnici del comune non chiusero le scuole, nonostante fosse stata diramata l’allerta 2, e neppure le strade.
Marcello Dell’Utri. Condannato a 4 anni di reclusione per frode Iva. La condanna è legata ad un’inchiesta sulla compravendita di spazi pubblicitari televisivi. La vicenda risale ai tempi in cui l’ex senatore era presidente di Publitalia 80, la concessionaria di pubblicità delle reti Mediaset: secondo l’accusa, egli, con la complicità del socio Giuseppe Donaldo Nicosia (ora latitante) avrebbe venduto spazi con con false fatturazioni da 258 milioni. A questo scopo, nells vendita si serviva di società cosiddette "cartiere", cioè specializzate nello stampare fatture false allo scopo di frodare l'Iva.