Dopo le ultime settimane di tribolazione durante le quali la Samsung ha ritirato dal mercato i Galaxy Note 7 (leggi), è arrivata una idea particolare, direttamente dalla stessa azienda coreana e resa nota dal sito Cnet, basata sull’impossibilità, dei passeggeri possessori del phablet incriminato, di imbarcarsi su qualsivoglia volo.
La questione è semplice: il Galaxy Note 7 potrebbe esplodere e prendere fuoco, ragion per cui le compagnie aeree del globo hanno preso la decisione di inserire il dispositivo nella ‘No Fly List’. Per risolvere l’annoso problema la stessa casa coreana ha deciso di installare, prima in diversi scali della Corea del Sud e in Australia degli stand volti alla sostituzione del dispositivo ed eventualmente al rimborso dello stesso.
L’idea, per il momento applicata, come detto ad un’area circoscritta, potrebbe essere a breve estesa ai maggiori scali internazionali. Gli ‘help desk’ – questo il nome adottato per gli stand – hanno lo scopo di aiutare – fa sapere il colosso dell’elettronica – tutti i clienti non ancora informati del ritiro dei phablet dal mercato o coloro che non hanno ancora potuto riportare il cellulare nel luogo d'acquisto, perché magari sono in viaggio oltreoceano, e si trovano ora nell’impossibilità di volare.
LA SITUAZIONE ECONOMICA DI SAMSUNG – La decisione di ritirare dal mercato un prodotto così importante per la casa madre ha portato con sé ingenti danni quantificati da diversi analisti in tutto il mondo. Secondo l’agenzia KGI a causa di questo stop commerciale Samsung avrebbe ceduto alla rivale Apple una cifra compresa tra i 5 e i 7 milioni di clienti, stima calcolata in base alle persone che hanno già restituito il Note7 per passare all’I-Phone 7Plus.
Questo per quanto riguarda la casa di Cupertino ma non è detto che altri grandi marchi di settore, come Huawei, non trarranno giovamento dal passo falso di Samsung.