55 milioni di anni fa i mammiferi hanno conquistato la terra

L'impatto di una cometa avrebbe causato l'innalzamento delle temperature portando all'estinzione diverse specie

Danilo Di Laudo
18/10/2016
Scienza e Tecnologia
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USA – Gli scienziati della Columbia University e della Rutgers University hanno reso pubblica, nei giorni scorsi, una notizia particolare risalente a circa 55milioni di anni fa.
Infatti, in seguito al ritrovamento di minuscole sfere di vetro (dette microtektites) in territorio del New Jersey e nei fondali delle Bermuda, il team di ricerca ha potuto affermare che, in quella zona, circa 55,6 milioni di anni fa si sia verificato l’impatto di una cometa con il suolo terrestre. 'Un evento catastrofico' - l’hanno definito nello studio dal titolo “Impact ejecta at the Paleocene-Eocene boundary” -, in seguito al quale si sarebbe verificato un repentino innalzamento delle temperature su scala globale.

9 gradi celsius in più sono quelli stimati dai ricercatori che hanno scoperto l’esistenza di queste sfere createsi solo dopo il contatto tra la terra e il corpo celeste reso incandescente dal viaggio attraverso l’atmosfera terrestre. Ovviamente, i sedimenti rinvenuti durante il carotaggio del terreno, sono andati formandosi immediatamente dopo l’impatto, tornando verso il suolo e raffreddandosi a contatto con l’aria.

Tuttavia, quello che resta ancora da capire, è dove si trovi il cratere provocato da un tale cataclisma che, a detta degli scienziati, potrebbe addirittura trovarsi dall’altra parte del pianeta.
 

Schanner della Rutgers ha infatti affermato che potrebbe trattarsi di un impatto suddiviso in due diversi scenari: un primo contatto con il suolo terrestre potrebbe essere avvenuto lontano dal luogo dei ritrovamenti ma essere stato molto importante. Al contrario la seconda ipotesi traccia un quadro secondo cui l’impatto sarebbe stato di minore intensità ma più vicino, geograficamente, al luogo del carotaggio.

LA NATURA DEI SEDIMENTI – Ponendo come obiettivo quello di datare le sfere ritrovate, i ricercatori, hanno scoperto che i sedimenti risalgono ad un periodo climatico compreso tra il Paleocene e l’Eocene, tradotto in termini comuni, oltre 55milioni di anni fa. La conclusione è giunta anche grazie al fatto che in quel periodo le temperature si innalzarono proprio di circa 9° celsius causando lo scioglimento dei ghiacciai con conseguente innalzamento dei mari. Inutile aggiungere che molte furono le specie di animali che si estinsero e altre che, invece, si evolsero rapidamente. A far da padroni in questa repentina evoluzione ci sono di certo i mammiferi che, cominciarono ad apparire in zone del globo in cui prima erano inesistenti. I motivi che avrebbero portato a questi cambiamenti non sono ancora stati spiegati ma si può intuire, dai fossili ritrovati vicino i poli, che proprio queste specie riuscirono a sopravvivere allontanandosi dai mari e avvicinandosi alle zone dove un tempo c'erano stati i ghiacciai.

L’INNALZAMENTO DELLE TEMPERATURE – Il motivo per il quale si verificò questo innalzamento delle temperature è legato al rilascio, nell’atmosfera, di grandi quantità di carbonio in brevissimo tempo. L’unica causa di un rilascio così immediato potrebbe essere proprio l’impatto di un corpo celeste con la superficie terrestre causando l’evaporazione del carbonio di cui la terra era già ricca. Insomma la stessa cosa che sta accadendo, molto più lentamente oggi con i gas serra, ma in modo più graduale.

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