Storie di vita: il grande Nicola Fiore

"Io ho una disabilità. Io non sono la disabilità. Grazie a Dio per la vita che mi hai dato”

La redazione di Vasto
05/10/2016
Interviste
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La vita è un dono e Nicola Fiore, titolare del ristorante San Marco di Vasto, è un uomo che vive con questa consapevolezza.

Mi racconti un po’ di te e della tua carrozzella?

Sono nato in un giorno che non si può dimenticare, nel giorno di San Francesco. Sono figlio unico e quando avevo quindici anni mio padre Camillo che aveva da poco avviato il bar-pizzeria San Marco, mi ha indirizzato all’Alberghiero. Il primo anno ho frequentato l’Alberghero di Pescara e poi quello di Villa Santa Maria.

Nel ‘91 ho conosciuto la donna della mia vita, Francesca Bozzelli. Era venuta a mangiare insieme con un’amica al veglione di fine anno al mio ristorante. Dopo un paio di giorni ci siamo subito cominciati a frequentare.

In seguito ho cominciato ad avvertire dei fastidi, formicolii alle mani, non riuscivo più a fare le scale di corsa, perdevo facilmente l’equilibrio e altri fastidi. Il medico curante mi ha prescritto due visite specialistiche, da ortopedico e neurologo. Il primo neurologo il dottor Nucciatelli, anche se era appena laureato e aveva capito già tutto, ebbe l’umiltà di indirizzarmi a un altro specialista di San Giovanni Rotondo dal dottor Treviso che capiti i sintomi mi voleva subito ricoverare per fare una cura cortisonica per rallentare la progressione della malattia.

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