Sale a 293 il bilancio delle vittime del terremoto del 24 agosto che ha colpito brutalmente le province di Rieti e Ascoli Piceno. Ritrovato anche il cadavere della sesta vittima ospite dell'hotel Roma ad Amatrice. Individuato grazie ad un ricerca senza sosta delle squadre dei vigli del fuoco unita alla ricerca dei nomi sul registro degli ospiti da parte di alcuni impiegati dell'hotel.
I funerali solenni si sono già svolti ad Amatrice nella giornata di ieri nella tensostruttura di mille metri quadri allestita dalla Protezione civile nel cortile del collegio Don Minozzi.
Funerali celebrati dal vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili che davanti a 28 bare di cui due bianche ha dichiarato: "Non uccide il terremoto ma le opere dell'uomo. La ricostruzione - ha proseguito - non sia una querelle politica o una forma di sciacallaggio. Si deve fare rivivere una bellezza di cui siamo custodi, disertare questi luoghi sarebbe ucciderli di nuovo, dobbiamo inventarci una forma nuova di presenza".
Presenti al funerale naturalmente le famiglie delle vittime e le massime cariche dello Stato. Ancora il Vescovo: "Non basteranno giorni, ci vorranno anni, soprattutto è richiesta una qualità di cui Gesù si fa interprete: la mitezza, una forza distante sia dalla muscolare ingenuità di chi promette tutto all'istante, sia dall'inerzia rassegnata di chi già si volge altrove", ha aggiunto monsignor Pompili. "Abitiamo una terra verde, di pastori, dobbiamo inventarci una forma nuova di presenza che salvaguardi la forza amorevole e tenace del pastore", ha aggiunto