Tour de France, fuga per la gloria di Cummings

Van Avermaet resta in giallo e allunga

Gianluca Vivacqua
09/07/2016
Sport
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Venerdì 8 luglio, al Tour inizia il trittico pirenaico.

Inaugurato dalla settima tappa, la L’Isle Jourdain-Lac de Payolle di 162,5 km. L’impresa del giorno è di un uomo della Dimension Data, l’inglese Steve Cummings, già campione del mondo dell’inseguimento, che,  poco prima del gpm del Col d’Aspin, prende il comando della corsa e non lo abbandona più, fino alla fine, degno emulo  dei grandi fuggitivi in altitudine.

Parallelamente un’altra impresa la fa anche la maglia gialla in carica, sempre più maglia gialla: a Greg Van Avermaet (Bmc), infatti, basta non perdere terreno per incrementare di un minuto abbondante il suo vantaggio in testa alla classifica generale. Ora il secondo piazzato nella classifica che più conta, che non è più Alaphilippe (Etixx-Quick Step) ma la nuova maglia bianca Yates (Orica-BikeExchange), è a 6’36’’ dal belga, mentre l'ex leader della classifica dei giovani, retrocesso al terzo gradino del podio, è a 6’38’’.  

Così si è sviluppata la giornata. Dopo appena 1,5 km c’è una fuga a 12, che vede protagonisti Gorka Izagirre (Movistar),  Sanchez (Astana), Sagan (Tinkoff), Pantano (Iam), Navardauskas (Cannondale), Cavendish (Dimension Data), Roy (Fdj), Benedetti (Bora), Rui Costa (Lampre), Edet e Soupe (Cofidis) e Sørensen (Fortuneo). A poco meno di 121 km dall’arrivo della dozzina che era resta solo un tris: si tratta di Benedetti, Roy e Navardauskas a cui si aggiunge, da “esterno” (proveniente dalle retrovie),  Boasson Hagen della Dimension Data.  

Tentativo di breve durata, però: al km n. 46 i quattro vengono ripresi da altri sei uomini, tra cui compare anche  Fabian Cancellara (Trek-Segafredo). Anzi, i tre, perché Boasson Hagen si defila, e preferisce retrocedere all’inseguimento, al fianco di Sagan (Tinkoff). In capo ad un chilometro, poi, ai nove se ne aggregano altri 20, e così il gruppo in fuga diventa uno squadrone: neppure stavolta, però, rientra Boasson Hagen, e non c’è Sagan (ma ci sono in compenso Nibali dell’Astana, che vince il primo gpm della giornata, alla Cote de Capvern, e Van Avermaet, il solidissimo leader della generale),

Lo squadrone tira fino a 29 km dalla fine, quando da esso si staccano quattro corridori: Cummings, che decide finalmente di diventare protagonista, e poi Duchesne (Direct Energie), Breschel (Cannondale) e Navarro (Cofidis). Due chilometri dopo il britannico della Dimension Data prende il largo, e non ce n’è più per nessuno, nonostante l’appassionato inseguimento di Navarro: suo è il gpm del col d’Aspin e, soprattutto, la tappa.

 

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