Da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Seconda Università di Napoli è emerso che una delle patologie largamente diffuse tra gli italiani, la famosa emicrania, lasci delle impronte nel cervello.
Si tratta di un'aura visiva che si presenta attraverso uno scintillio luminoso o come una macchia cieca nell’ambito del campo visivo. «Molto frequentemente - dichiara il professore Alessandro Tessitore, coordinatore della ricerca - i pazienti con episodi di emicrania con aura o ancor di più con aura senza emicrania sono costretti a peregrinare per diversi specialisti in attesa di una diagnosi corretta e di una conseguente terapia appropriata».
Grazie a questa "traccia" sarà possibile individuare i pazienti affetti da due diversi tipi di emicrania. Un ulteriore passo avanti per la scienza, che, come sottolinea Antonio Russo, coordinatore del centro cefalee dell'Aou - Sun, «consentirà una migliore gestione dei pazienti non solo per quanto riguarda la ricerca scientifica, ma anche dal punto di vista terapeutico».